Un documentario tedesco: «La camorra e Moggi comprarono l’arbitro greco di Napoli-Stoccarda» (Bild)
Tornano vecchie voci di corruzione. Il Napoli fece sostituire l'arbitro con il greco Germanakos. Un fallo di mano di Diego divenne rigore per il Napoli. Parlano tanti protagonisti

L'azione che portò al rigore del Napoli, rigore con cui Maradona pareggiò il gol di Gaudino. Poi, nel finale, il 2-1 di Careca
Un documentario tedesco: «La camorra e Moggi comprarono l’arbitro greco di Napoli-Stoccarda» (Bild)
La Bild dedica un ampio articolo alla prima puntata di un documentario della tv Ard “Ascesa e declino dello Stoccarda”. Si concentra sulla stagione 1988/89. In particolare sulla fine di Coppa Uefa contro il Napoli di Maradona. La partita finì 2-1 per il Napoli con alcuni episodi effettivamente controversi. Ricordiamo che all’epoca nel Napoli c’era Luciano Moggi.
Scrive la Bild:
Secondo la squadra di Stoccarda, l’arbitro Gerasimos Germanakos (morto a 75 anni) decise la finale in favore degli italiani.
Nella sua autobiografia del 2012, “A Stormy Life”, l’ex presidente dello Stoccarda Mayer-Vorfelder scrisse: «Lo Stoccarda non è mai stato derubato così spietatamente come nella sconfitta di Napoli…. Solo in seguito è sorto il sospetto che il Napoli fosse riuscito a far sostituire l’arbitro assegnato e a far assegnare la partita a un arbitro greco. Fu la sua ultima partita; in seguito, si ritirò nella sua casa che comparve subito dopo la partita di Napoli». Come se la casa l’avesse acquistata con i soldi del Napoli. Nel documentario parla la vedova.
Si tratta di accuse gravi – prosegue la Bild – che tuttavia circolano da tempo negli ambienti dello Stoccarda
La novità – ancora la Bild – tuttavia, è il sospetto di Allgöwer che la camorra possa essere coinvolta. Il campione tedesco del 1984 esprime il suo sospetto nel documentario: «Ci sono una o due organizzazioni a Napoli. Di certo si sono assicurate che fosse un determinato arbitro».
La Bild ricorda che l’arbitro greco assegnò un rigore per fallo di mano al Napoli (Maradona; 67° minuto), nonostante Diego avesse chiaramente toccato la palla con le mani prima del rigore. Ancora più incomprensibile – perché palesemente sbagliato – fu il cartellino giallo mostrato a Buchwald che ne comportò la squalifica per la gara di ritorno (all’epoca la finale di Coppa Uefa si giocava andata e ritorno).
Due anni fa, l’ex allenatore del VfB Stuttgart, Arie Haan (76), ha parlato dell’arbitro nel podcast “Stuttgarter Zeitung”. L’olandese ha dichiarato: «Furono decisioni per cui dici: “Non è giusto”. Ma questo non aiuta; è lui il capo in campo. Più ti lamenti con lui, più ti si rivolta contro. Questa è la natura umana».
L’ex stella dello Stoccarda Maurizio Gaudino (58) ha rivelato in un’intervista del 2024 a 11 Freunde: «Ci furono strani episodi. Un compagno di squadra vide Luciano Moggi, allora direttore sportivo del Napoli, uscire dallo spogliatoio dell’arbitro dopo la partita. Ma non voglio pensarci troppo. Se mai volessi perdere una finale, sarebbe esattamente così: contro il Napoli e contro il miglior giocatore del mondo”.
Curiosamente, l’arbitro Germanakos venne successivamente sospeso dalla Uefa. Tuttavia, poiché l’arbitro greco aveva già annunciato le sue dimissioni dopo la partita, la sospensione non ebbe ulteriori conseguenze.
Il vincitore della Coppa del Mondo Buchwald dice del suo cartellino giallo: “Fu una ingiustizia quel cartellino giallo, ero davvero a due o tre metri da Careca e lui cadde. Era abbastanza chiaro che lui lo sapesse: “Buchwald è sulla lista e deve prendere un cartellino giallo per non giocare nella partita di ritorno”».
Arie Haan sull’incidente: “Guido non lo toccò affatto. Era proprio davanti alla mia panchina. Fu davvero imbarazzante che ci fossero due decisioni del genere a nostro sfavore in una partita così importante contro un avversario così forte.”











