San Siro è ufficialmente di Inter e Milan, ma la Procura di Milano indaga per turbativa d’asta

Confermato l'incarico all'archistar Norman Foster. La Gazzetta: "Sentito stamane da pm il promoter Claudio Trotta, tra i fondatori del comitato Sì Meazza"

Db Milano 30/09/2025 - Champions League / Inter-Slavia Praga / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Stadio San Siro

E’ ufficiale: Milan, Inter e il Comune di Milano hanno firmato il rogito. San Siro appartiene ai due club, che ora potranno raderlo al suolo per farsi un nuovo stadio.

L’atto notarile, conferma il Comune in una nota, “è stato firmato dal Comune di Milano e dalla società Stadio San Siro S.p.A., nella giornata odierna”, e riguarda “la compravendita del compendio immobiliare comprensivo dello stadio Giuseppe Meazza, qualificato, nell’ambito del vigente Piano di Governo del Territorio, quale ‘Grande Funzione Urbana San Siro'”.

La realizzazione del nuovo stadio e dell’intervento di rigenerazione urbana per l’area di San Siro rappresentano “un nuovo capitolo per la città di Milano e per entrambi i Club”, dice – sempre in una nota – il Milan, parlando anche di “importante traguardo” che “riflette le ambizioni condivise da Milan e Inter e dalle rispettive proprietà, RedBird e fondi gestiti da Oaktree, per un investimento che permetterà di creare valore a supporto della crescita sostenibile di entrambe le Società”.

Confermato l’incarico all’archistar Norman Foster e a Manica per il masterplan che trasformerà il Meazza in “una nuova icona architettonica per la città di Milano. Nell’ambito del progetto sorgerà un nuovo polo di eccellenza che rifletterà la vocazione sportiva e culturale del quartiere di San Siro e dell’intera città, rigenerando uno spazio urbano nel segno di innovazione, sostenibilità e accessibilità”.

I partner finanziari dei due club, uniti nella società di scopo per il nuovo Meazza, sono Goldman Sachs e J.P. Morgan in qualità di coordinatori principali, insieme ai partner bancari dei Club, Banco Bpm e Bper Banca.

Intanto però sulla compravendita indaga la procura di Milano, per turbativa d’asta. Stamattina – scrive la Gazzetta – “è stato sentito dai pm Paolo Filippini, Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi il promoter Claudio Trotta, tra i fondatori del comitato Sì Meazza, contrario alla costruzione del nuovo stadio. L’indagine era stata avviata nel marzo 2005 per far luce su eventuali irregolarità nella procedura che ha portato alla vendita dello stadio Meazza e delle aree circostanti a Milan e Inter per 197 milioni di euro. Dopo la presentazione a marzo da parte delle due società di una manifestazione di interesse per l’acquisto, il Comune aveva ha aperto il 24 marzo un bando internazionale per verificare se ci fossero altri club interessati all’operazione. Nessun’altra società, alla scadenza del 30 aprile si era fatta avanti. In una lettera aperta al sindaco, Trotta aveva rivelato che insieme ad altri operatori dello spettacolo dal vivo avrebbe voluto fare una offerta per lo stadio ma che era stato impossibile partecipare al bando del Comune per le tempistiche troppo strette”.

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