Il momento è difficile, quasi al pari di quello vissuto dopo il primo scudetto vinto con Spalletti. Ma al contrario di Spalletti Conte non ha lasciato la barca, anzi ha voluto restare al timone e fin dal principio ha messo in guardia tutti sui rischi che facili entusiasmi potevano portare dopo la vittoria dell’anno scorso. Conte dunque non viene ritenuto il responsabile di quanto sta accadendo dalla società. E anzi viene ancora visto come l’unico in grado di invertire la rotta nel più breve tempo possibile. Considerando che l’intera campagna acquisti è stata condotta da Manna su precisa indicazione di Conte, che dunque è ora chiamato a fare rendere al meglio la squadra.
Poi è chiaro che in termini economici al Napoli non farebbe comodo dover continuare a pagare l’oneroso contratto del tecnico. Non si deve dimenticare neanche che l’esperienza insegna e dopo Spalletti il Napoli ha vissuto un anno a dir poco disastroso con numerosi cambi in panchina, prima di riuscire a trovare l’allenatore giusto. Al momento sul mercato non ci sono valide alternative a Conte.
Perché a Conte non conviene lasciare il Napoli
Per quanto riguarda Conte non è facile decifrare i pensieri dell’allenatore. L’estate scorsa era stato sul punto di lasciare il Napoli direzione Torino, ma la fine però le promesse economiche ma soprattutto tecniche di De Laurentiis lo avevano convinto. Quest’anno il tecnico ha ottenuto dal club tutto quando aveva chiesto per poter far rendere al meglio la squadra e soprattuto avviare un percorso, come ha più volte sottolineato. Per lui abbandonare la nave che imbarca acqua già a novembre rappresenterebbe una sconfitta nella carriera dell’allenatore. E probabilmente anche un grande errore.











