L’ascesa di “Messinho” Estevao: tutto partì da quando chiese a tre anni di giocare con i bambini di cinque (Telegraph)
«Si capiva subito che era un calciatore speciale», ha dichiarato il suo allenatore dell'epoca. A 8 anni firmò per la squadra di fustal del Cruzeiro, a 16 l'esordio tra i professionisti col Palmeiras.

Chelsea's Brazilian midfielder #41 Estevao celebrates scoring their fourth goal from the penalty spot for 4-1 during the UEFA Champions League league-phase football match between Chelsea and Ajax at Stamford Bridge in London on October 22, 2025. (Photo by Glyn KIRK / AFP)
La nuova stella brasiliana si chiama Estevao e gioca nel Chelsea. Martedì ha segnato un gol contro il Barcellona in Champions in cui ha ricordato proprio gli ex blaugrana Ronaldinho e Messi. Il Telegraph ha raccontato la storia dell’ala 18enne, che chiese all’età di tre anni di giocare con i bambini più grandi.
La storia di Estevao
Il quotidiano inglese scrive:
A Franca, una cittadina nella parte nord-orientale di San Paolo, un bambino di tre anni pregò per partecipare a una sessione di allenamento di calcio. La scuola-calcio accettava solo bambini di cinque anni, ma il suo proprietario e allenatore, un ex centrocampista conosciuto localmente come Serginho Carioca, fece un’eccezione perché conosceva il padre del ragazzo, Ivo Gonçalves, ex portiere. «Era così piccolo che la palla sembrava più grande di lui, ma si capiva subito che era un calciatore speciale, raro», ha dichiarato Carioca. Questa decisione ha segnato l’inizio dell’ascesa di Estevao, che quattordici anni dopo è stato pagato 52 milioni di sterline dal Chelsea. Il 18enne martedì ha segnato un gol che lo ha portato a essere paragonato a Ronaldinho o Lionel Messi. Il Santos mandò uno scout a guardarlo. Eppure è stato il Cruzeiro ad agire più velocemente, facendo firmare al bambino di otto anni un contratto dopo aver creato un’intera squadra di futsal under 9 solo per assicurarsi di non perdere l’occasione di avere un talento così prodigioso.
Per aiutare Estevao a perseguire il suo sogno, la sua famiglia si trasferì con lui a Belo Horizonte. Nel giro di due anni, aveva firmato con Nike ed era diventato uno dei giovani più chiacchierati del calcio brasiliano, guadagnandosi il soprannome di “Messinho”, o “Piccolo Messi”. Quando ha compiuto 14 anni, il suo club era pieno di debiti e il capo dell’Academy del Palmeiras ne approfittò per ingaggiarlo. A 15 anni si allenava con l’Under 20. Ha un DNA brasiliano puro: talento, gioia, ma sempre produttivo. Rompe le linee difensive. È irriverente, ma efficiente. Nel dicembre 2023, Estevao fece il suo debutto da professionista a soli 16 anni e otto mesi. Sei mesi dopo, il Chelsea lo ha convinto a firmare. A 17 anni e 135 giorni, è diventato il quinto giocatore più giovane di sempre a indossare la maglia della Nazionale brasiliana. Ora Stamford Bridge si è innamorato di lui, non solo per le sue prestazioni e i suoi gol, ma per le stesse qualità che colpirono gli allenatori quando era piccolo: la gioia, l’audacia e una maturità oltre il normale.











