Caso Osimhen, il 20 novembre la decisione del gup sul rinvio a giudizio per De Laurentiis (Sportmediaset)

Nel procedimento sono indagati anche Chiavelli e il Napoli. Sportmediaset: "Nell'udienza di oggi Chiavelli ha sostanzialmente difeso l'attività di calciomercato della società azzurra affermando che non si è trattato di operazioni fraudolente".

Milan Napoli, caso osimhen

Napoli's president Aurelio De Laurentiis looks on prior to the Italian Serie A football match SSC Napoli vs FC Internazionale Milano at the San Paolo Stadium in Naples on December 15, 2013. AFP PHOTO/CARLO HERMANN (Photo by CARLO HERMANN / AFP)

Arrivano importanti aggiornamenti riguardo il “caso Osimhen” che vede coinvolti il Napoli, Aurelio De Laurentiis e l’amministratore delegato del club azzurro Andrea Chiavelli. Secondo quanto riferisce Sportmediaset, il gup di Roma prenderà la sua decisione in merito (alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura) nella giornata di giovedì 20 novembre.

Caso Osimhen, le ultime di Sportmediaset

Di seguito quanto si legge sul portale:

“E’ attesa per il 20 novembre la decisione del gup di Roma sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura nell’indagine che vede coinvolto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis per l’accusa di falso in bilancio per le annate 2019, 2020 e 2021. Nel procedimento sono indagati anche il dirigente Andrea Chiavelli e la società calcistica. Al centro del procedimento presunte plusvalenze fittizie nella compravendita dalla Roma del difensore Kostas Manolas nell’estate del 2019 e dell’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille. Nel corso dell’udienza di oggi Chiavelli ha fatto dichiarazioni spontanee davanti al giudice. Il manager ha sostanzialmente difeso l’attività di calciomercato della società azzurra affermando che non si è trattato di operazioni fraudolente”.

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La differenza tra la Juventus e il Napoli, oltre che nei numeri, è nelle prove (Libero)

L’affare Osimhen continua a far discutere. Dopo le rivelazioni di ieri di Repubblica che ha pubblicato le carte della Guardia di Finanza con le intercettazioni di uomini chiave del Napoli, come Giuntoli e Pompilio, nella trattativa che ha portato il passaggio dell’attaccante nigeriano in azzurro, ha sollevato indignazione il fatto che la Procura Federale abbia archiviato il caso.

Libero lo definisce “un affare quantomeno opaco”, che ha portato al trasferimento di Osimhen al Napoli in cambio di 50 milioni contanti più 20 in calciatori (il portiere Karnezis e tre giovani della Primavera).

“Nonostante le intercettazioni e le mail facciano intendere che i club coinvolti erano a conoscenza dei rischi legati all’operazione, la Procura federale non le ha ritenute prove sufficienti per un secondo processo. Inoltre la giustizia sportiva ha chiarito che il valore attribuito a un giocatore è relativo, quindi per dimostrare il dolo sono necessarie prove certe dell’intenzionalità di gonfiare il bilancio”.

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Anche Libero a questo punto solleva i dubbi dei tifosi della Juventus: «perché noi siamo stati puniti e loro no?».

“Innanzitutto va ricordato che sia la Juve che il Napoli erano stati assolti in primo e secondo grado dalla giustizia sportiva per il caso plusvalenze. Poi però l’inchiesta Prisma di Torino aveva prodotto prove ritenute “schiaccianti” contro la Juventus, inducendo la Procura federale ad aprire un nuovo processo. Il club bianconero fu riconosciuto colpevole di aver elevato a sistema la pratica delle plusvalenze fittizie, con 35 tesseramenti nel biennio 2019-2021 che avevano garantito oltre 60 milioni di introiti a bilancio. Quindi la differenza tra la Juventus e il Napoli, oltre che nei numeri, è nelle prove: quelle raccolte contro il club partenopeo non sono state ritenute sufficienti a livello sportivo, mentre contro la Vecchia Signora c’erano carte e intercettazioni palesi, di evidente natura confessoria, che non lasciavano alcun dubbio alla Procura federale”.

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