Vasseur, la pazienza Ferrari sta finendo. Horner è sull’uscio
Gazzetta: "Quella di Horner alla Ferrari pare non possa comunque essere liquidata come una semplice suggestione senza alcun fondamento".

Spa (Belgio) 30/07/2023 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Frederic Vasseur ONLY ITALY
La Ferrari è incappata nell’ennesima stagione al di sotto delle aspettative. E nelle ultime settimane ha cominciato a farsi sempre più insistente la voce di un possibile avvicendamento al vertice della Scuderia. Secondo molti, l’attuale team principal Frederic Vasseur – nonostante sia fresco di rinnovo – potrebbe essere sostituito dall’ex boss della Red Bull Christian Horner. Una suggestione caldeggiata anche da La Gazzetta dello Sport, che dedica al tema un lungo approfondimento.
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“Premesso che in F1 non abbia senso applicare la norma – non scritta ma sempre attuata nel calcio – di cambiare l’allenatore per incrementare le performance in campo di una squadra. Quella di Horner alla Ferrari pare non possa comunque essere liquidata come una semplice suggestione senza alcun fondamento”, sottolinea la Rosea.
“Da un lato è vero che Horner, di fatto, seppur da dipendente, sia stato il deus ex machina della Red Bull ricoprendo sino alla fine il ruolo non solo di team principal di Red Bull Racing, ma anche di Ceo del team e di altre due società ovvero Red Bull Technologies e Red Bull Powertrains (dove si produrranno le power unit 2026 per intenderci) con un’ambizione ad una sempre maggiore autonomia decisionale che ha creato i presupposti per la guerra di potere che è deflagrata a Milton Keynes. È altrettanto vero che la sfida di riportare la Ferrari ad un livello degno del blasone del marchio del cavallino rampante possa costituire una ragione unica per poter accantonare qualsiasi velleità di ingresso (impossibile) nell’azionariato del team, come precondizione per accettare l’incarico”, aggiunge.
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Il manager di Leamington Spa, peraltro, potrebbe presentarsi in Italia in buona compagnia. “In Inghilterra sono in molti a sostenere che nonostante la guerra di potere che ha dilaniato per oltre un anno la Red Bull, siano ancora molti i tecnici del team di Milton Keynes rimasti fedeli ad Horner, pronti a seguirlo in un’altra avventura dove ci sia una visione strategica da implementare dall’inizio, quasi partendo da un foglio bianco”, afferma Gazzetta, che però ritiene improbabile l’ipotesi che il britannico possa fondare un team tutto suo o sposare la causa di una squadra minore.
“Dall’Inghilterra nessuno sottovaluta le difficoltà di mandare in porto un’operazione complessa come l’eventuale inserimento di Horner a Maranello, né il fatto che il processo di ricostruzione della squadra non sarebbe immediato. Ma considerata la posta in gioco, è valutata come una mossa che da ambo i lati possa valere azzardare. Insomma, per alcuni non accadrà, ma se accadesse…”, conclude l’articolo.
Insomma, la “poltrona” di Vasseur è tutt’altro che salda.