Conte: «Ci siamo messi le scarpe da ballerina, eravamo bellini e carini, ma non abbastanza cattivi»
In conferenza: «La partita l'abbiamo fatta. Il risultato è negativo, ma la prestazione no. Il pareggio sarebbe stato anche striminzito come risultato»

Napoli's Italian coach Antonio Conte reacts during the UEFA Champions League phase 2 football match Napoli vs Sporting Lisbon at the Diego Armando Maradona stadium in Naples on October 1, 2025. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)
Al termine della sfida contro il Torino, l’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa
La conferenza di Conte
C’è qualcosa che la prossima per due sconfitte dopo 7 e il fatto che prendete tanti gol?
«Nel primo tempo ci siamo messi le scarpe da ballerina. Eravamo bellini e carini in costruzione, poi però quando c’era da quagliare non c’era la cattiveria per far male al Torino: Nel secondo tempo abbiamo alzato i giri. Quello che dobbiamo migliorare è che dobbiamo essere molto più cattivi. Per le statistiche siamo la squadra con maggior possesso palla e che stiamo per la maggior parte del tempo nella metà campo avversaria, però a livello di concretizzare siamo 14esimi e stride. Non puoi tenere la palla 70 minuti e non fare neanche un gol».
Chiarezza sulle assenze dell’ultim’ora?
«Se c’erano significa che c’era l’intenzione di farli giocare. A Scott è successo giovedì che in un contrasto si è fatto male e ha dovuto mettere sei punti sulla caviglia. Ieri ha provato ad allenarsi, poi dopo un po’ a preferito stare in disparte e chiaramente abbiamo provato delle cose con lui. Lo steso per Hojlund che è arrivato molto stanco dalle partite che ha giocato con la Nazionale. Ha avuto un piccolo affaticamento al quadricipite. Però quest’anno dobbiamo giocare ogni tre giorni, anche un piccolo affaticamento diventa un problema perché il dottore ti chiede se vuoi rischiare o meno. In questo caso non era giusto rischiare Hojlund perché abbiamo anche le alternative. meglio un cavallo sano che un cavallo zoppo si dice a casa mia. Vediamo ora. Io non forzo nessuno, il calciatore deve essere convinto al 100% e si deve sentore bene altrimenti gioca qualcun altro. Abbiamo una rosa»
Sulla difesa e gli errori
«Delle assenze non parlo mai e non mi piace parlare, non sarebbe giusto nei confronti di chi gioca perché ci danno sempre tutto. Che vogliamo parlare del gol di oggi? C’è stato un rimpallo fortuito e abbiamo messo in porta Simeone, non è che c’è stato una disattenzione. È inevitabile che quest’anno stiamo facendo un calcio molto più aggressivo e propositivo sia a livello di pressione e inevitabile che lasciamo qualche spazi. Dobbiamo migliorare quando andiamo forte in pressione anche nei duelli e cercare di fare un’ulteriore step»
Su Lucca?
«Lorenzo fa parte dei calciatori che sono arrivati e che deve lavorare per crescere di livello. L’annata nostra passera molto dalla crescita di chi è arrivato. Non c’è niente di nuovo, solo da lavorare e continuare a crescere. Ci vuole anche pazienza»
Il processo di crescita anche dalle sconfitte?
«Devi scindere la prestazione dal risultato perché anche contro il Milan la prestazione era positiva. Oggi la partita con il Torino, al di là del primo tempo in cui siamo stati troppo bellini, la partita l’abbiamo fatta. Abbiamo dato il gol su una situazione fortuita. Il risultato è negativo, ma la prestazione no. Il pareggio sarebbe stato anche striminzito come risultato, ma complimenti al Torino che ha fatto la partita che doveva fare. Noi andiamo avanti sapendo che dobbiamo affrontare il nostro percorso»