Si ritira l’australiana Titmus. Due tumori (benigni) alle ovaie a 25 anni: «Ho altre priorità»
Ha vinto otto medaglie olimpiche (quattro ori). Farà la commentatrice e aiuterà i giovani delle aree regionali (lei è della Tasmania)

Parigi (Francia) 27/07/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / nuoto / 400m stile libero donne / foto Image Sport nella foto: Ariarne Titmus
L’australiana Ariarne Titmus è considerata, a soli 25 anni, una delle più grandi nuotatrici di tutti i tempi. Ha vinto otto medaglie olimpiche (quattro ori tra Tokyo e Parigi), dodici medaglie mondiali ed aveva dinanzia a sé almeno altre due olimpiadi da disputare da protagonista. Oggi ha annunciato a sorpresa il suo ritiro dal nuoto, spiegando che il seme della decisione era stato piantato dalla paura del cancro che aveva vissuto prima dei Giochi di Parigi. Ne scrive The Guardian
Prima delle Olimpiadi le avevano rimosso due tumori benigni alle ovaie
«È una decisione difficile, ma di cui sono davvero felice», ha dichiarato in un video pubblicato su Instagram. «Ho sempre amato il nuoto… ma credo che questo periodo lontano dallo sport mi abbia fatto capire che alcune cose della mia vita che sono sempre state importanti per me, adesso lo sono ancora di più del nuoto». Prima delle Olimpiadi di Parigi, Titmus era stata operata per rimuovere due tumori benigni dopo che le era stata diagnosticata una grossa massa sull’ovaio destro. Ha definito quella esperienza di salute un “punto di svolta”.
«Un momento di svolta per me, o il momento in cui qualcosa si è acceso, è stato proprio alla vigilia dei Giochi di Parigi. Ho attraversato alcune difficoltà di salute che, sinceramente, mi hanno scosso molto a livello mentale. Probabilmente è stata la prima volta in cui ho iniziato a considerare aspetti della vita al di fuori del nuoto. Approfondendo quelle sfide, ho dovuto guardare dentro di me e riflettere su ciò che per me è davvero importante. Oltre al nuoto, ho sempre avuto obiettivi personali, ma fino a oggi il nuoto è stato la priorità assoluta. Ora però ho capito che quegli obiettivi e ciò che voglio per il mio futuro sono diventati più importanti per me».
Alle Olimpiadi di Parigi 2024, Titmus ha conquistato il suo storico terzo oro olimpico individuale vincendo i 400 metri stile libero nella gara soprannominata “la gara del secolo”, battendo le altre due detentrici del record mondiale nella specialità: la statunitense Katie Ledecky, una delle più grandi di sempre, e la canadese prodigio Summer McIntosh. Con quel successo, Titmus è diventata la prima atleta australiana dai tempi di Dawn Fraser nel 1964 a vincere due ori consecutivi nella stessa disciplina. Titmus ha attribuito proprio a Ledecky il merito di averla spinta a diventare un’atleta di livello mondiale, indicando la vittoria alle Olimpiadi di Tokyo 2020 – quando superò la detentrice del record mondiale dei 400 metri – come il momento più importante della sua carriera.
Titmus ispirata dalla Ledecky
«Non c’è nulla come la prima volta: a Tokyo tutti mi consideravano l’outsider, ma dentro di me sapevo di poter vincere. Rimontare e battere la più grande di sempre, la GOAT (Greatest of all times) una sensazione che porterò con me per sempre», ha raccontato. «Per vincere l’oro olimpico non dovevo solo essere la migliore del mondo: dovevo battere la più grande della storia. E sai una cosa? Qualcuno potrebbe considerarlo un peso, ma io l’ho vissuto come una benedizione, perché posso dire senza dubbio che, senza aver affrontato Katie, non sarei diventata l’atleta che sono oggi».
Titmus, nominata Giovane Australiana dell’Anno 2025 per la Tasmania, lascia il nuoto da detentrice del record mondiale dei 200 metri stile libero e con uno straordinario palmarès. 33 medaglie internazionali, di cui otto olimpiche (quattro ori, tre argenti e un bronzo) e quattro titoli mondiali. Ha dichiarato di voler dedicarsi in futuro al lavoro come commentatrice sportiva e oratrice pubblica, oltre a restituire qualcosa al nuoto, in particolare aiutando i giovani atleti provenienti dalle aree regionali.