Quando Conte disse che il Napoli non si è rinforzato, sembrò un marziano (Corsera)

Si è allargato non rinforzato. È fin troppo evidente che il rodaggio dei nuovi arrivati non è ancora completato. La squadra non ha ancora trovato l'abito tattico

Lucca Conte

Ni Napoli 22/09/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Pisa / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: esultanza gol Lorenzo Lucca

Quando Conte disse che il Napoli non si è rinforzato, sembrò un marziano (Corsera)

Il Napoli secondo in classifica a un punto dal Milan ed è in compagnia di Roma e Inter. Ciononostante la seconda sconfitta consecutiva in trasferta (Torino dopo Milan) ha ovviamente aperto una discussione sulla condizione degli azzurri e sul mercato estivo che pure è costato poco meno di duecento milioni di euro.

Scrive il Corriere della Sera con Monica Scozzafava:

Conte ha messo in chiaro subito che il Napoli non si è rinforzato (al netto di De Bruyne) semmai si è allargato. Quando lo ha detto è sembrato un marziano approdato sulla terra dei 150 milioni spesi dal club nel mercato estivo. Invece la squadra fa fatica, sia perché propone un calcio diverso dalla scorsa stagione ma anche per l’infermeria piena, ed è fin troppo evidente che il rodaggio dei nuovi arrivati non è ancora completato. Il Napoli sconfitto a Torino ha mostrato le stesse incertezze che si erano intraviste, più o meno diffusamente, in altre partite. La squadra di Conte non ha ancora trovato il miglior abito tattico, fra emergenze ed errori. Costruisce e attacca stabilmente nella metà campo avversaria, ma segna poco e subisce il contropiede.  

Conte sarà urticante ma ha ragione quando dice che il grande mercato è un’altra cosa (il Napolista – 23 settembre)

La premessa è d’obbligo: lo sappiamo che Antonio Conte, come quasi tutti gli allenatori (il 98% degli allenatori), ha una spiccata tendenza a diluire le proprie responsabilità. Lo fanno praticamente tutti. Lo fanno perché non vogliono sentirsi spalle al muro. E Conte lo ha ripetuto stasera dopo il 3-2 al Pisa. Ha smontato il concetto che da quest’estate accompagna il Napoli. E cioè che abbia fatto un grande mercato. Stasera lo ha detto in modo fin troppo chiaro: «Abbiamo comprato tanti giocatori, nove. Ma il grande mercato è un’altra cosa. I calciatori importanti costano 50-60-70 milioni». E anche di più aggiungeremmo.

Dichiarazioni che possono risultare fastidiose, urticanti. Ma è impossibile dargli torto. Il Napoli ha operato molto bene sul mercato. Probabilmente nell’unico modo possibile. Perché non può acquistare calciatori da ingaggi faraonici. È vero che ha portato in città calciatori per allungare la rosa. Però è altrettanto vero che sono calciatori – ad eccezione di De Bruyne – che non rubano il posto a chi era titolare lo scorso anno. Una squadra si rafforza quando acquista giocatori più forti di quelli che sono nella formazione titolare. Il Napoli di fatto non aveva panchina e ora ce l’ha. È un’altra cosa, appunto.

Piuttosto, la domanda è un’altra? Poiché lo sforzo societario è stato importante, la domanda è: De Laurentiis è al corrente del pensiero dell’allenatore? Ossia, è conscio che nonostante i tanti soldi spesi, non si tratta di un mercato importante? Questo magari è il punto. Secondo noi la risposta dipenderà dai risultati: se il Napoli andrà bene, la risposta sarà sì e nessuno polemizzerà. Se le cose dovessero invece andare non benissimo, comincerebbero i problemi. Nel calcio è tutto molto semplice. Sta di fatto che De Laurentiis i soldi li ha spesi. E pure tanti. Fin qui, rimanere in silenzio si è rivelata la scelta migliore. Conte gli ha portato uno scudetto che nessun altro allenatore avrebbe vinto. Conviene perseverare. Il presidente lo sa fin troppo bene. È innanzitutto un imprenditore. Quando ha vestito i panni del tifoso e non quelli del capo azienda, è finita malissimo.

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