Nel basket come nel calcio vale il motto: «Gli amici dei miei nemici sono miei nemici»

Il Corsera ricostruisce i gemellaggi tra le tifoserie che hanno portato all'assalto degli ultras di Rieti contro l'autobus dei tifosi del Pistoia che ha portato alla morte dell'autista

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foto Daniele Buffa/Image Sport

Tre ultras della Sebastiana Rieti sono stati fermati con l’accusa di omicidio volontario in concorso per la morte di Raffaele Marianella, l’autista colpito da una grossa pietra mentre domenica sera era sul bus dei tifosi del Pistoia basket. La Procura intanto ha disposto l’analisi del Dna sul mattone che ha ucciso l’uomo. E la Digos prosegue le indagini come riporta il Corriere Fiorentino, sugli uomini fermati. Due di loro sono conosciuti come simpatizzanti dell’estrema destra.

“Ma i tre sospettati avrebbero spiegato alla polizia di non aver lanciato oggetto contro il pullman. La Digos intanto continua a scavare tra i movimenti di estrema destra tra i tifosi reatini: sono quelli della curva «Terminillo», frangia già segnalata durante gli incontri di basket al Pala-Sojourner in cui si erano verificati momenti di tensione con altre tifoserie. Stando ai racconti raccolti alla polizia l’agguato sarebbe nato come risposta alle liti avvenute tra le tifoserie durante la partita, ma non si esclude che alla base di tutto ci siano faide tra ultras (quelli di Rieti sono gemellati con Scafati, rivale di Pistoia)”. 

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Questo l’episodio da cui parte Fabrizio Caccia sul Corriere della Sera per analizzare il mondo degli ultras del basket

“«Mio fratello è scafatese», hanno cominciato a cantare ad un certo punto i Bulldog insieme a quelli di Tradizione Ostile (tra loro anche due dei fermati, Manuel Fortuna e Alessandro Barberini). Così presto la curva Terminillo di Rieti, domenica sera, è diventata una voce sola e il coro di sfida era rivolto al settore ospiti, a quelli di Pistoia, agli ultras di Baraonda Biancorossa, che hanno risposto pronti: «Scafati vaffan…». Perché gli ultrà da sempre vivono di strane triangolazioni. Nel calcio come nel basket vale il motto: «Gli amici dei miei nemici sono miei nemici». E così attenzione: i pistoiesi sono gemellati con i tifosi di Cento ma quelli di Cento odiano a morte gli ultrà di Scafati che a loro volta però sono gemellati con quelli di Rieti. Capito? Così è nata la faida della serie A2 di pallacanestro, per la proprietà transitiva dell’odio tra le curve. E ogni trasferta è diventata un incubo”.

Un’analisi attenta che ricrea i legami tra le tifoserie:

“E ancora attenti, allora, perché gli ultras hanno pure buona memoria e domenica, 19 ottobre, ricorreva il secondo anniversario di un’altra storica sassaiola (era il 18 ottobre 2023) che vide coinvolti sempre i tifosi del Pistoia. Quel giorno si giocava Scafati-Pistoia. E a fine gara, quando i supporter biancorossi vennero accompagnati al loro pullman, ad attenderli, appostati nell’ombra, c’erano gli ultrà campani. Partì un sasso che frantumò il vetro di un finestrino, fortunatamente non ci furono conseguenze”.

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