Milan-Como in Australia, l’Uefa ha detto sì per paura di finire in tribunale e creare un precedente (Guardian)
Esiste una lacuna normativa della Fifa, quindi meglio non rischiare il processe. La Uefa con riluttanza dà l'ok alle partite oltreoceano. I tifosi: «Non andate»

Db Berlino (Germania) 29/06/2024 - Euro 2024 / Svizzera-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Alexander Ceferin-Gianni Infantino
Milan-Como in Australia, l’Uefa ha detto sì per paura di finire in tribunale e creare un precedente (Guardian)
La Uefa ha concesso, seppur “con riluttanza”, il via libera a La Liga e Serie A per disputare una partita di campionato fuori dai confini nazionali durante questa stagione. Una decisione che segna un passaggio storico – e potenzialmente esplosivo – nel calcio europeo, con gare ufficiali che per la prima volta si giocheranno su altri continenti. Ne scrive il Guardian. Il progetto, subordinato all’approvazione formale della Fifa, prevede che Barcellona e Villarreal si affrontino a Miami nel mese di dicembre, mentre Milan e Como voleranno fino a Perth, in Australia, per un match previsto a febbraio. Due eventi che rompono decenni di consuetudine, aprendo scenari che vanno ben oltre l’aspetto sportivo.
Milan-Como e Barcellona-Villarreal, il sì sofferto di Ceferin
Scrive il Guardian:
La Uefa ha voluto precisare che questa scelta “non deve costituire un precedente”, ribadendo la propria contrarietà al principio di spostare le partite domestiche all’estero. In una nota ufficiale, l’organizzazione ha spiegato: “Il quadro regolamentare Fifa attualmente in revisione non è sufficientemente chiaro. Per questo, il Comitato Esecutivo Uefa ha deciso, in via eccezionale e con riluttanza, di approvare le due richieste ricevute.”. L’esecutivo Uefa, inizialmente chiamato a votare già a settembre, aveva rinviato la scelta per avviare una fase di “consultazione”, a fronte delle critiche provenienti anche dalla Commissione Europea.
Il presidente Aleksander Čeferin ha cercato di spegnere le polemiche, ma ha anche ammesso che la linea di confine è sottile: “Le partite di campionato devono restare sul territorio nazionale: spostarle altrove significa privare i tifosi della loro passione e rischiare di alterare l’integrità delle competizioni. Permettere queste due gare è una misura eccezionale, non un precedente.” Il match australiano si dovrebbe disputare all’Optus Stadium di Perth, un impianto da 60.000 posti già pronto per accogliere l’inedito Milan-Como. Dietro la decisione della Uefa, spiegano fonti interne, c’è una scelta pragmatica. Il rischio era quello di uno scontro legale con gli organizzatori, che avrebbero potuto ottenere ragione in tribunale e spalancare così le porte a numerose richieste simili da parte di altri club e leghe.
Scrive il Guardian che Relevent Sports, il promoter americano, da anni spinge per portare partite ufficiali europee negli Stati Uniti. Dopo un accordo con la Fifa lo scorso anno, la società aveva ritirato un ricorso contro la politica che vieta le gare di campionato all’estero. Ma il precedente è rimasto. Nel 2018 la stessa Relevent aveva tentato, senza successo, di organizzare Barcellona-Girona a Miami, operazione allora bloccata proprio dalla Fifa. Da allora, però, il quadro normativo non è mai stato chiarito fino in fondo.
I tifosi: Rinunciate ai progetti oltreoceano per il bene del calcio
Un gruppo di lavoro creato nel 2024 per aggiornare le regole non ha ancora prodotto risultati concreti, mentre Relevent, nel frattempo, ha ottenuto i diritti commerciali globali per le competizioni Uefa del ciclo 2027-2033. La Football Supporters Europe (Fse), la principale rete di tifosi del continente, ha accolto con favore la posizione “contraria ma costruttiva” della Uefa, chiedendo però di chiudere la questione una volta per tutte: “Ora spetta alla Fifa colmare questa lacuna normativa. Il calcio deve rimanere radicato nel territorio e nei suoi tifosi.” La Fase ha anche invitato La Liga e la Serie A a rinunciare volontariamente ai progetti di partite oltreoceano, per “agire nel bene del calcio”.