L’Indonesia vieta l’ingresso agli israeliani ed il Cio si arrabbia: niente Olimpiadi nel 2036 (Guardian)
Il governo indonesiano aveva giustificato la scelta come paese a maggioranza musulmana

Pugno duro del Comitato Olimpico Internazionale nei confronti dell’Indonesia dopo la decisione del governo indonesiano di escludere i ginnasti israeliani dai World Artistic Gymnastics Championships in corso a Giacarta. «Il Comitato Olimpico Internazionale ha esortato le federazioni sportive internazionali a non organizzare alcun evento sportivo in Indonesia dopo che il Paese ha vietato la partecipazione dei ginnasti israeliani a un campionato mondiale che si svolge lì questo mese.» Lo riporta Il Guardian.
L’Indonesia dice addio al sogno olimpico
“In un comunicato ufficiale, il CIO ha annunciato di aver interrotto «tutte le discussioni su una potenziale candidatura olimpica da parte dell’Indonesia» fino a quando il governo non garantirà che «tutti gli atleti, indipendentemente dalla nazionalità, potranno partecipare a competizioni sportive nel Paese». L’Indonesia, che negli ultimi anni aveva espresso più volte l’intenzione di candidarsi per ospitare le Olimpiadi estive del 2036, vede così svanire quasi definitivamente ogni possibilità. «La decisione del CIO di mercoledì ha praticamente sepolto le possibilità del Paese di ottenere l’assegnazione dei Giochi tra undici anni»”
Il divieto di ingresso agli israeliani
“Il caso è esploso quando, all’inizio del mese, Giacarta ha negato i visti agli atleti israeliani, in seguito alle proteste interne legate all’offensiva militare di Israele a Gaza. Di fatto, la squadra israeliana non ha potuto partecipare al mondiale. Il ministro per gli Affari giuridici, Yusril Ihza Mahendra, aveva giustificato la scelta citando «obiezioni da parte del governo e del consiglio degli ulema islamici». La Federazione israeliana di ginnastica ha definito la decisione «scioccante e devastante»
Nel suo comunicato, il CIO ha inoltre annunciato una revisione dei criteri di qualificazione olimpica, con l’introduzione di una clausola che imponga «garanzie di accesso a tutti gli atleti, a prescindere dalla nazionalità, per qualsiasi evento valido ai fini della qualificazione ai Giochi»”
L’organismo di Losanna ha anche convocato il Comitato olimpico indonesiano e la Federazione internazionale di ginnastica (Fig) per un incontro presso la propria sede. L’Indonesia, il Paese musulmano più popoloso del mondo, non intrattiene relazioni diplomatiche ufficiali con Israele e ha più volte condannato le operazioni militari israeliane a Gaza, anche dopo l’entrata in vigore dell’ultimo cessate il fuoco. La mossa del Cio rappresenta dunque non solo una punizione politica, ma anche un messaggio chiaro: l’universalità dello sport, principio fondante del movimento olimpico, non può essere subordinata a dispute geopolitiche o pressioni religiose.