La Nazionale per curare le scorie del Barcellona. Flick: «Spero si liberino la mente» (El Pais)
«La sconfitta peggiore della mia gestione è stata in Champions League contro il Milan». E Pedri aggiunge: «Con il Siviglia non sapevamo che fare»

Doha (Qatar) 23/11/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Germania-Giappone / foto Imago/Image Sport nella foto: Hansi Flick ONLY ITALY
Il Barcellona esce con le ossa rotte dal Sánchez Pizjuán di Sivigia. Tribune semivuote gran caldo. Voglia di far Fiesta. E così è stato al fischio finale: il Siviglia si è presentato al proprio pubblico con una vittoria travolgente sul Barcellona (4-1), che non batteva in casa dal 2015. Ne scrive El Pais
Per Flick la sua sconfitta peggiore del Barcellona è stata quella contro il Milan
«Abbiamo commesso errori, dobbiamo imparare da ciò che è accaduto contro il PSG (sconfitta per 1-2) e ovviamente da questa partita. Giochiamo per un grande club. Oggi non è stata una buona gara», ha affermato ancora il tecnico, a cui è stato chiesto se questa sconfitta a Siviglia fosse la più dura della sua esperienza blaugrana. «No, la peggiore sconfitta è stata la semifinale di Champions a Milano. Abbiamo perso, ma devo cercare una via positiva, cambiare e correggere gli errori», ha aggiunto Flick, che nelle sue parole non è apparso particolarmente autocritico.
La Nazionale per liberarsi la mente dalle scorie
«Non so se il problema sia fisico o mentale. Ora i giocatori andranno in nazionale e spero che si liberino la mente. Cercheremo di lavorare duramente, è la cosa più importante. Abbiamo bisogno di alcuni giocatori. Non sono arrabbiato, tutti hanno visto la situazione. Non voglio discuterne, nel secondo tempo siamo andati bene. Ora dobbiamo continuare, i giocatori sono bravi e torneremo», ha aggiunto l’allenatore, che ha negato che l’atmosfera infuocata del Pizjuán abbia condizionato la squadra. «Tutti i giocatori devono essere abituati a giocare in ambienti del genere. Non credo che lo abbiamo sofferto», ha affermato l’allenatore del Barcellona a El Pais.
«Non sapevamo che fare»
«Dobbiamo migliorare molte cose per tornare forti dopo la sosta. Non abbiamo avuto né intensità né chiarezza con il pallone, non siamo stati al nostro livello. Non sapevamo neanche cosa fare quando loro ci pressavano», ha dichiarato Pedri, visibilmente infastidito per il risultato e la prestazione del Barcellona, ai microfoni di Movistar. «Il rigore ha segnato la partita, certo, ma si può sbagliare. Non siamo stati all’altezza. Serve autocritica. Ho notato una mancanza di intensità, nei duelli, nelle distanze: ci sono molte cose da migliorare. Non sapevamo come uscire dal loro pressing uomo contro uomo. C’è un fallo su Koundé e l’ho chiesto all’arbitro, ma mi ha detto che era poco. Se il VAR non è intervenuto, forse non era fallo»