La Ferrari non si distingue neanche ad Austin, dove l’anno scorso fece doppietta (Mundo Deportivo)

"Per Hamilton la macchina è «molto, molto difficile da guidare». Sia lui che Leclerc non hanno mai lottato per la pole ed è un anno che la scuderia non vince una gara"

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Sakhir 26/02/2025 - test F1 / foto Psnewz/Image Sport nella foto: Lewis Hamilton

La Ferrari era stata la vera regina dell’ultima edizione del Gp degli Stati Uniti ad Austin, con una doppietta guidata da Charles Leclerc e conclusa da Carlos Sainz. Ma quel fine settimana di gioia è ormai solo un ricordo. Ne parla Il Mundo Deportivo. La situazione, un anno dopo, è ben più critica a Maranello, come dimostra il fatto che, sullo stesso circuito, non si è riusciti a lottare per la pole position nelle qualifiche della Sprint Race. Né Leclerc né Lewis Hamilton sono riusciti a lottare per la pole position. Hamilton si è dovuto accontentare dell’ottavo posto, ma Leclerc ha fatto peggio, chiudendo decimo.

La Ferrari non brilla nemmeno ad Austin, dove l’anno scorso dominò in lungo e in largo (Mundo Deportivo)

Si legge così sul quotidiano spagnolo, edizione online:

“«Non era sicuramente il ritmo che speravamo. No, non proprio. Nelle prove libere sembrava buono e anche la Sq1 sembrava abbastanza buona, ma poi ha iniziato ad allontanarsi da noi. La macchina è molto, molto difficile da guidare, quindi sì, ci è sfuggita di mano. Otto decimi sono una montagna molto dura da scalare», ha detto Hamilton dopo la sessione. […]

La Ferrari rimane fortemente coinvolta nella lotta per il secondo posto nel campionato costruttori, un traguardo che comporterebbe una notevole spesa in termini economici. Tuttavia, la Mercedes ha fatto progressi nelle ultime settimane e ora detiene un vantaggio di 27 punti sugli italiani. Nel frattempo, a Maranello, cercano anche di aggiungere una vittoria che manca dal Gp del Messico dello scorso anno, l’ultima conquistata da Sainz in uniforme rossa. Sono passati quasi un anno senza vittorie, cosa che la squadra più vincente della storia non può permettersi”.

Ribaltone in vista? Gazzetta non esclude l’ipotesi Horner al posto di Vasseur

Così scriveva Gazzetta qualche giorno fa:

“Premesso che in F1 non abbia senso applicare la norma – non scritta ma sempre attuata nel calcio – di cambiare l’allenatore per incrementare le performance in campo di una squadra. Quella di Horner alla Ferrari pare non possa comunque essere liquidata come una semplice suggestione senza alcun fondamento.

“Da un lato è vero che Horner, di fatto, seppur da dipendente, sia stato il deus ex machina della Red Bull ricoprendo sino alla fine il ruolo non solo di team principal di Red Bull Racing. […] È altrettanto vero che la sfida di riportare la Ferrari ad un livello degno del blasone del marchio del cavallino rampante possa costituire una ragione unica per poter accantonare qualsiasi velleità di ingresso (impossibile) nell’azionariato del team, come precondizione per accettare l’incarico”.

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