Calendario Atp troppo compresso? Per Gaudenzi la colpa è delle tante sigle che lo controllano (Times)
Al Times: «Ma è anche difficile dire ai giocatori che giochiamo troppo quando, in realtà, sono loro a scegliere quando e dove giocare».

Torino 20/11/2022 - tennis Atp / foto Imago/Image Sport nella foto: Andrea Gaudenzi ONLY ITALY
L’Atp Tour ha annunciato un nuovo Masters 1000 che si svolgerà in Arabia Saudita in Arabia Saudita in una data ancora indefinita. Ciò nonostante Andrea Gaudenzi, presidente dell’Atp Tour stia cercando di dare risposte convincenti ai giocatori che si lamentano di un calendario lungo e compresso. Si tratta del decimo Masters 1000 dopo Indian Wells, Miami, Monte Carlo, Madrid, Roma, Toronto/Montreal, Cincinnati, Shanghai e Parigi. L’accordo, stimato in un valore di oltre 400 milioni di sterline (680 milioni di euro), è stato concordato tra l’Atp e Suri Sports Investments, una società che fa parte del Fondo di investimento pubblico (Pif) dell’Arabia Saudita. Ne scrive Il Times. Il montepremi totale per tutti i 56 giocatori in campo sarà di almeno 5,5 milioni di sterline (9,35 milioni di euro).
La colpa del calendario? Troppe organizazioni: Atp, Itf, Wta e gli Slam
“Per evitare ulteriori lamentele, Gaudenzi (che ha salutato il torneo come un “momento storico”) ha rivelato che si tratterà di un torneo non obbligatorio. Avrà la durata di una settimana, anziché del nuovo e più esteso formato Masters di 12 giorni. Gaudenzi ha riconosciuto le preoccupazioni relative all’attuale calendario. Ne ha attribuito la causa alla frammentazione della governance del tennis. Questa si compone di sette organi di governo separati tra Atp, Wta, Itf e quattro tornei del Grande Slam. «Attraverseremo un processo di ottimizzazione del calendario con l’obiettivo anche di ridurre il numero totale di eventi. – ha affermato Gaudenzi. – È quasi impossibile progettare il prodotto ideale quando si hanno diverse entità. Ci sono diversi stakeholder. L’Atp viene spesso incolpata di alcune decisioni relative al calendario. Ma non siamo soli».
«È un problema estremamente complesso da risolvere, che, si potrebbe sostenere, è impossibile da risolvere finché non ci sarà qualcuno che controlli l’intero calendario. Ma è anche difficile dire ai giocatori che giochiamo troppo quando, in realtà, sono loro a scegliere quando e dove giocare». Gaudenzi ha chiaramente intenzione di concedersi più tempo per il riposo a fine anno. La stagione 2025 dovrebbe concludersi il 23 novembre, 40 giorni prima dell’inizio della stagione 2026, previsto per il 2 gennaio. «Sono d’accordo sul fatto che la bassa stagione sia troppo breve”, ha detto Gaudenzi. “Non credo che sia troppo breve solo per i giocatori, perché hanno bisogno di più tempo per riposare, costruire il fisico e allenarsi per la stagione successiva, ma penso anche che sia troppo breve per i tifosi, che a un certo punto hanno bisogno di una pausa dal nostro sport. Bisogna creare quella domanda, quella voglia di iniziare la nuova stagione in Australia e quella voglia di guardare lo sport»”.
L’Australia si oppone alla data di gennaio
La collocazione nel calendario del nuovo torneo è stata oggetto di polemiche dopo che le discussioni iniziali avevano ipotizzato la possibilità di renderlo un evento di apertura all’inizio della stagione. Questo ha irritato gli organizzatori dell’Australian Open , data la vicinanza al primo evento del Grande Slam dell’anno e il probabile impatto devastante sui tornei di preparazione laggiù. L’altra opzione è quella di tenerlo a febbraio, in linea con altri tornei in Medio Oriente, come il Dubai Championships e il Qatar Open. Il “Golden Swing” sudamericano degli eventi in Argentina e Brasile verrebbe quindi tutelato eliminando i tornei indoor che si svolgono nello stesso periodo dell’anno in Europa e negli Stati Uniti.
È l’ennesima prova di come il tennis abbia abbracciato il potere finanziario dell’Arabia Saudita. In netto contrasto con il golf, in cui il Liv Tour è emerso dopo il rifiuto del Pga Tour di avviare attività commerciali, le braccia sono state ampiamente aperte a nuovi investimenti dal regno. Le finali Wta si svolgono ora a Riyadh, mentre il Pif è lo sponsor principale sia della classifica mondiale maschile che di quella femminile.











