Bagnaia 19esimo (penultimo) nella Sprint: «È umiliante, Marquez sarebbe arrivato sul podio»

«Quindi forse la Ducati è ancora la miglior moto. Osservando i nostri dati, è chiaro cosa non ha funzionato: la moto si muoveva tanto. Chiedo scusa ai tifosi».

Bagnaia

Ducati Italian rider Francesco Bagnaia gets ready during the first MotoGP free practice session of the Moto Grand Prix of Aragon at the Motorland circuit in Alcaniz on August 30, 2024. (Photo by Pierre-Philippe MARCOU / AFP)

Disastro Pecco Bagnaia nella sprint. A Phillip Island è arrivato al diciannovesimo, ovvero penultimo, non riuscendo a trovare continuità con la Ducati. Domani la gara ufficiale.

Le difficoltà di Bagnaia con la Ducati

Nelle dichiarazioni riportate dalla Gazzetta, dopo la gara, il pilota di Moto Gp della Ducati ha dichiarato:

«Osservando i nostri dati, è chiaro cosa non ha funzionato: la moto si muoveva tanto. Però non capiamo la causa di tutto ciò, anche perché non riguarda il setup o l’elettronica. Ieri e nel corso delle FP2 iniziavo a sentirmi meglio. In qualifica, invece, ho avvertito qualcosa di strano e nella Sprint non riuscivo a guidare. Mi sono sentito ancora una volta il passeggero sulla moto. Addirittura ho dovuto chiudere il gas in alcune curve perché la GP25 si muoveva troppo».

La Ducati ha perso la superiorità tecnica?

«Se fosse stato qui, in Australia, Marc Marquez sarebbe finito sul podio. Quindi forse è ancora la miglior moto. Va forte quando tutto funziona, ma per qualche motivo, la mia GP25 non sta funzionando normalmente».

In vista della gara di domani:

«Finire così la stagione è dura. In Giappone tutto era tornato alla normalità. Teoricamente non ci sono stati cambiamenti, quindi ci sfugge qualcosa. Se le mie sensazioni saranno le stesse, domani sarà una giornata difficile. Altrimenti potrò sperare in una top 5. È strano, in mattinata riuscivo a essere abbastanza veloce da pensare di lottare per una top 5, anche se non avevo il ritmo dei primi 2 o 3 piloti. La Sprint odierna è stata abbastanza umiliante: non potevo lottare, giravo 2 secondi più piano del mio stesso passo nelle prove. È difficile da accettare. Sappiamo tutti quanti, team compreso, che, quando troviamo la soluzione ai problemi, come in Giappone, andiamo forte. Chiedo scusa ai tifosi, non meritano prestazioni di questo tipo. Ma sappiano che stiamo lottando per tornare davanti».

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