Modric leader, De Bruyne no. Ma il vero grande acquisto del Milan è Allegri (Guardian)
"De Bruyne si arrabbia per il cambio, Modric è commovente per come è ancora innamorato di questo sport. Conte ha sbagliato i cambi?"

AC Milans Italian new coach Massimiliano Allegri reacts during a training session at The Milanello Sports Centre at Carnago, north-west of Milan on July 7, 2025. (Photo by Stefano RELLANDINI / AFP)
Nicky Bandini ha guardato Milan-Napoli per il Guardian con l’ovvia chiave di lettura Modric Vs. De Bruyne. Con la premessa che sono stati due grandi acquisti, altro che vecchiaia. Per Bandini però è l’accoppiata Allegri-Modric ad essere a suo modo “rivoluzionaria”. In estrema sintesi: Modric si comporta da leader tecnico ma anche morale del Milan, e De Bruyne non fa altrettanto nel Napoli. Però – scrive il Guardian – “il più grande miglioramento di quest’estate potrebbe essere stato semplicemente il ritorno di Allegri”.
Dobbiamo “ricordare che il Milan ha concluso la scorsa stagione all’ottavo posto. Alla chiusura del mercato estivo, solo nove dei 27 giocatori sono stati confermati. Il nuovo direttore sportivo rossonero, Igli Tare, ha completamente ricostruito la rosa, salutando i titolari tra cui Reijnders, Theo Hernández e Thiaw e inserendo giocatori del calibro di Modric, Rabiot, Estupiñán, Jashari, Ricci e Nkunku. Eppure è stata la reinvenzione di volti noti, tanto quanto l’introduzione di nuovi, a trasformare questa squadra. Alexis Saelemaekers, dopo un anno in prestito alla Roma, è tornato titolare come terzino destro nel 3-5-2 di Allegri. Christian Pulisic è stato spinto in avanti nel ruolo di seconda punta”. Anche qui il Guardian riconosce il merito tattico di Allegri.
“Il Napoli era arrivato a San Siro con quattro vittorie nelle prime quattro partite di Serie A, eppure c’erano accenni di vulnerabilità ai margini. Una prestazione deludente in Champions League contro il Manchester City – seppur segnata da un’espulsione anticipata di Di Lorenzo – è stata seguita da una sorprendente vittoria per 3-2 in casa contro il Pisa”.
Chiaramente “il gol di Saelemaekers in apertura ha permesso al Milan di dettare le regole del gioco. Entrambe le squadre preferiscono rimanere compatte e trarre profitto punendo gli avversari che si spingono troppo oltre. Il Milan è stato fin troppo contento di essere quello che si è fatto da parte e ha invitato il Napoli a giocare. Era facile prevedere un secondo gol strappato in contropiede”.
Il Napoli invece “non è riuscito a sfruttare il vantaggio in campo” in superiorità numerica. Il Milan si è arroccato e il Napoli non è riuscito a sfondare. Antonio Conte ha sbagliato le sostituzioni? Ha fatto uscire contemporaneamente De Bruyne, McTominay e Højlund al 73° minuto, e poco dopo anche Politano. Cambi omogenei, con l’inserimento di giocatori capaci dalla panchina, ma era difficile scrollarsi di dosso l’impressione di un allenatore concentrato sulla partita di Champions League di mercoledì contro lo Sporting”.
E poi: “De Bruyne è sembrando rivolgere parole di rabbia all’allenatore e rifiutare una stretta di mano mentre si dirigeva verso la panchina. L’immagine contrastante è stata fornita da Modric, un uomo che alcuni avevano ritenuto troppo vecchio per fare la differenza, che ha lottato fino alla fine. Ha guidato i festeggiamenti, urlando e abbracciando i suoi compagni di squadra. Per quanto sia affascinante vederlo in possesso di palla c’era qualcosa di emozionante anche in questa versione post-partita, ancora così evidentemente innamorato del suo sport, del far parte di una squadra, della vittoria”.