Michael Johnson verso la bancarotta: deve 19 milioni di dollari agli atleti sennò lo portano in tribunale
Il racconto del Times. Ha creato il Grand Slam Track ma dopo le prime tre tappe sono finiti i soldi. La Bbc lo ha escluso dagli opinionisti del Mondiale di atletica

In this photo taken on April 3, 2019, retired US athlete and Olympic gold medalist Michael Johnson attends a promotional event ahead of the Hong Kong Rugby Sevens tournament. US sprint champion Michael Johnson says he is "back to normal" after he was blindsided by his stroke last year, in a recovery he credits in part to his rewarding years of charity work. Johnson is in Hong Kong for the weekend's Rugby Sevens tournament -- the biggest event on the city's sporting calendar. Anthony WALLACE / AFP
Michael Johnson verso la bancarotta: deve 19 milioni di dollari agli atleti sennò lo portano in tribunale
Il gotha degli atleti mondiali è pronto a portare in tribunale il Grand Slam Track (Gst) di Michael Johnson se, entro la fine del mese, non verranno pagati i milioni di dollari dovuti tra ingaggi e premi gara.
Ne scrive il Times
Fonti a Tokyo stimano che siano ancora in sospeso circa 19 milioni di dollari (pari a circa 13,9 milioni di sterline), destinati ad atleti, ai loro rappresentanti e ai fornitori che hanno contribuito a organizzare le prime tre tappe del Gst. La mancanza di fondi ha poi costretto Johnson, ex campione olimpico statunitense dello sprint, ad annunciare lo scorso giugno la cancellazione della quarta prova, che si sarebbe dovuta tenere a Los Angeles. Il mese scorso Johnson ha rivelato che la serie ha perso l’appoggio di un importante finanziatore dopo l’evento inaugurale a Kingston, in Giamaica, che non ha generato entrate sufficienti né da biglietteria né da sponsorizzazioni.
Atleti ai mondiali e furiosi
Gli atleti sono furiosi per il fatto che le due tappe successive, a Miami e a Philadelphia, siano andate avanti nonostante il buco nei conti del Gst. The Times ha appreso che almeno due atleti hanno dovuto rinunciare all’acquisto di una casa. I premi – nell’ordine di centinaia di migliaia di dollari – non sono mai arrivati sui loro conti. Johnson, 58 anni, ha dichiarato di sperare di trovare nuovi sponsor per saldare i debiti del Gst entro la fine di settembre. Intanto diversi legali avrebbero già iniziato a valutare il caso per conto dei loro assistiti. Anche Lord Coe, presidente di World Athletics, ha fatto sapere che la federazione internazionale segue con attenzione la vicenda.
Michael Johnson non è a Tokyo, la Bbc lo ha escluso dagli opinionisti
Johnson non è presente a Tokyo: è stato infatti deciso che non avrebbe preso parte come commentatore alla copertura dei Mondiali per la BBC. Lui stesso aveva ammesso pubblicamente di non essere riuscito a rispettare le scadenze nei pagamenti ad atleti e altri creditori. «Avevamo promesso che gli atleti sarebbero stati compensati in modo equo e rapido – ha dichiarato il quattro volte campione olimpico –. E invece ci ritroviamo a lottare per riuscire a pagarli». Garantito un premio di 100.000 dollari (73.300 sterline) per ogni vittoria. In più ulteriori compensi per chi fosse stato ingaggiato come “racer” ufficiale. Johnson, nel promuovere la serie, aveva parlato di un montepremi complessivo senza precedenti, superiore ai 12 milioni di dollari (circa 8,8 milioni di sterline). Ad aprile la Bbc gli aveva persino offerto spazio per presentare il progetto. Lui aveva dichiarato con sicurezza in un’intervista: «I nostri atleti meritano di essere pagati di più, e noi lo stiamo facendo».