La caduta degli dei: Tokyo esalta, Tokyo disarciona e Jacobs pensa di mollare
Nel 2021 erano gli eroi azzurri, oggi si arrendono di fronte a problemi fisici e motivazioni.

Tokyo (Giappone) 01/08/2021 - Atletica Leggera 100 mt / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: Marcell Jacobs-Gianmarco Tamberi
La caduta degli dei. Gianmarco Tamberi vuole dimenticare subito Parigi e tornare a casa. Marcell Jacobs pensa addirittura ad abbandonare. Quella pista che li ha consacrati regalando loro due medaglie d’oro nei 100 e nell’alto in una manciata di minuti. Il momento più alto che la storia dell’atletica leggera italiana abbia mai vissuto, ora li disarciona e li rimanda a casa con tanta delusione e tanti dubbi per il futuro.
Solo Sesto Marcell Jacobs nella semifinale dei 100 maschili. Non era arrivato nel migliore dei modi ma i risultati sono impietosi. Jacobs ha avuto un anno complicato, con diversi problemi fisici che gli hanno impedito di correre molto all’aperto. Verso fine luglio ha dichiarato di aver superato un infortunio ed essersi preparato concentrandosi per i Mondiali di Tokyo ma ha avuto poche uscite, ritmo non regolare; è arrivato al mondiale avendo fatto poco confronto competitivo. Gianmarco Tamberi si è presentato con la coscia sinistra fasciata, segno che stava gestendo un dolore o fastidio recente. Ha avuto scarsa continuità di gare nella stagione: come Jacobs, ha gareggiato meno, non è riuscito a “rodarsi” come avrebbe voluto prima della manifestazione. L’aspettativa su Tamberi è sempre alta e il saltatore soffre questo tipo di “pressione”.
Le parole di Tamberi
“Mi dispiace. Oggi le sensazioni erano buone. Ho fatto un risultato pietoso, quindi è giusto così”. Gianmarco Tamberi dopo l’esclusione dalla gara di salto in alto. ai Mondiali di atletica a Tokyo. “Ho finito l’anno scorso con zero voglia di andare avanti, avrei voluto una quarta prova per provarci. So che i bassi possono servire per ripartire però fa male. Vorrei tornare a casa dalle mie donne che mi faranno passare questo brutto stato. Mi sono presentato con condizioni tutt’altro che buone ma sapevo di potere saltare oltre i 2,30 altrimenti non avrei lasciato in Italia la mia bambina di 20 giorni. Mi sento uno schifo”.
Le parole di Jacobs
“Mi ero fatto una promessa dopo l’anno scorso, che se avessi avuto un’altra stagione difficile non so quanto avrei potuto continuare”. Parola di Marcell Jacobs eliminato in semifinale sui 100 metri ai mondiali di Tokyo. “Devo prendermi un po’ di tempo per capire se vale la pena continuare a soffrire così – continua ai microfoni della Rai – 10.16 non lo facevo nemmeno quando facevo salto in lungo. Speravo in un tocco di magia tornando nello stadio che mi ha regalato il giorno più bello della mia vita. Non si può vivere nel passato. Non mi sento più il Marcell di una volta, la testa dice che non riesce a continuare a reggere tutte queste delusioni. Staffetta? Forse meglio far fare un po’ di esperienza ai giovani, magari c’è chi corre più di me”.