Jacobs: «Le rinunce pesano, devo valutare decisioni importanti. Staffetta? Forse è giusto dare spazio ai giovani»

Alla Gazzetta: «Questa è stata una stagione dove mi sono sempre sentito pesante. Nel 2026 potrei inseguire un terzo titolo continentale, ma ora devo liberare la testa».

Jacobs Camossi

Italy's Lamont Marcell Jacobs crosses the finish line in the men's 100m heats during the World Athletics Championships at the National Athletics Centre in Budapest on August 19, 2023. (Photo by Jewel SAMAD / AFP)

Marcell Jacobs è stato eliminato ieri nella semifinale dei 100 m e le sue parole post-gara hanno fatto presagire a un possibile ritiro. L’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Jacobs: «Le rinunce pesano, mi prenderò del tempo per valutare decisioni importanti»

Marcell, che stagione è stata?

«Sofferta, come tante altre in passato. Vissuta a rincorrere il tempo perduto. Mi sono sempre sentito poco fluido, pesante: 10”16 è un tempo che facevo quando pensavo al lungo».

Tornava nello stadio e sulla pista degli ori olimpici…

«Speravo che l’aria e la magia del luogo potessero fare un miracolo. Ma nello sport non funziona così. Mi concederò del tempo, poi prenderò decisioni importanti. Alla fine della scorsa stagione mi sono fatto una promessa. Al termine di questa avrei fatto il punto. Ecco, ci siamo: devo capire se val la pena continuare».

Non ne ha più voglia?

«Il 2026 non offrirà grandi vetrine. Potrei inseguire un terzo titolo continentale. Ma ora ho bisogno di liberare la testa. L’atleta di vertice è concentrato 24 ore su 24. Non c’è solo l’allenamento: vuol dire, per esempio, mangiare e dormire in un certo modo. Non ho 22 anni, né le energie di allora: le rinunce pesano».

I dubbi emergono di colpo?

«Li ho da mesi, da quando mi sono fatto male di nuovo: fare 10”16 non è quel che voglio, non mi piace. Amo essere al meglio».

In famiglia cosa dicono?

«Mia moglie mi spinge a continuare, i bambini mi vorrebbero sempre a casa con loro».

Dove vivreste?

«Tra gli Stati Uniti, che resterebbero la base, perché i miei figli hanno intrapreso un percorso scolastico ed è giusto che lo continuino e l’Italia, dove ho avviato alcune attività. Potremmo non avere una fissa dimora».

Farà la staffetta?

«Vedremo, non sto andando forte. Forse è giusto dare spazio ai giovani».

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