De Laurentiis e il nuovo film: «Ora vedremo se i nove milioni su Instagram sono tifosi o simpatizzanti che salgono sul carro»

“Again” al cinema. «Non stiamo celebrando la storia di un evento che poi non si ripeterà più. Stavolta c'è stata la suspence che rappresenta un plus non un minus»

De Laurentiis

De Laurentiis e il nuovo film: «Ora vedremo se i nove milioni su Instagram sono tifosi o simpatizzanti che salgono sul carro»

Conferenza stampa di “Ag4in” il film sul quarto scudetto diretto da Giuseppe Marco Albano e prodotto da Filmauro.

Le parole di De Laurentiis

Al termine della proiezione è intervenuto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis:

«Alle 20 ci sarà l’anteprima del film, lo faremo uscire in tutta Italia. Vediamo se i nove milioni e mezzo su Instagram sono davvero tifosi o solo simpatizzanti che magari cavalcano la ruota del carro vincente. Molti si aggiungono, ma tanto non costa nulla. Noi difendiamo il profondo Sud. Sono felicissimo che Palermo ad esempio sta cercando di risalire la china, spero che il Catania faccia altrettanto. Non parlo del Bari perché ci appartiene ed è meglio di no. Però vedere il Sud attenzionato anche da squadre importanti come il City (proprietario del Palermo, ndr) è importante».

«Il calcio deve trovare una nuova strada, com’è oggi concepito in Italia ed in molti paesi in Europa è destinato a morire. Alla lunga non potrà sopravvivere e sopportare i costi attuali. Mi auguro che ci sia una possibilità di rivedere l’organizzazione dei campionati. Oltre a fare in modo che i ragazzini e i giovani non si distraggono come oggi fanno, guardando soltanto gli highlights perché durante le partite smanettano, non hanno tempo per vedere quello che loro giudicano lento e noioso e appartenente al passato. Questo dovrebbe farci riflettere su come il calcio cambia in fretta. Forse si fa così per far vivere comodamente chi occupa qualche posto istituzionale e ha paura che il giocattolo gli si rompa tra le mani? Questo non sarebbe giusto e corretto pet i tanti milioni di tifosi che vogliono un gioco più moderno».

Sulla storia del Napoli

«La storia del Calcio Napoli continua e non si ferma qui. Non stiamo celebrando la storia di un evento che poi non si ripeterà più. Auguriamoci e facciamo gli scongiuri che la festa continui. Questo film coinvolge i napoletani ma anche i tifosi che rivedono quello che c’è dietro queste giornate di festa. Sono state organizzate in modo impegnativo. E sono dotate di fortuna e sfortuna perché questa è anche l’imprevedibilità del calcio. Quando tu vinci come ci è successo al terzo scudetto – senza nulla togliere al modo in cui è arrivata la vittoria con tante giornate di anticipo – sembrava che il giorno fatidico non dovesse mai arrivare. Poi una volta arrivato sembrava di star festeggiando la stessa cosa più volte. Così si perde qualcosa nella festa. Mentre invece stavolta c’è stata la suspence che in qualunque tipo di evento soprattutto filmico rappresenta un plus e non un minus».

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«Ci sarà una continuazione, stanno già girando un nuovo film sul Napoli. Questa volta secondo me dovremmo andare negli spogliatoi degli altri, andare anche dall’allenatore avversario, soprattutto in Champions. Non ce lo faranno fare probabilmente, ma ce lo inventiamo, perché noi possiamo anche inventarcelo. In qualche modo qui l’intelligenza artificiale ci potrebbe dare una mano».

«Se potessi avere la stessa casa che ho a Roma a Napoli, lo farei subito. Solo che a Napoli non si può fare perché poi mi vengono a scrivere di tutto sotto. Ho visto quello che hanno combinato al povero Ferlaino, meglio lasciar perdere».

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