Che tristezza l’esonero di Nuno Espirito Santo, aveva riportato il Forest in Europa dopo 30 anni (Athletic)
Postecoglou lo sostituirà. Il portale sportivo: “il tecnico aveva dichiarato alla stampa i rapporti tesi con il presidente Marinakis. Sarebbe ancora in panchina se non avesse parlato?”.

Db Torino 14/03/2017 - Champions League / Juventus-Porto / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Nuno Espirito Santo
Nuno Espirito Santo è stato esonerato dal Nottingham Forest, con il club inglese che ha ricevuto numerose critiche a seguito di questa decisione. Al suo posto, l’ex Tottenham Ange Postecoglou.
Nuno Espirito Santo è stato esonerato dal Nottingham Forest
The Athletic descrive la decisione del Forest come “potenzialmente dannosa e piuttosto triste“:
Ci hanno messo un po’ di tempo i tifosi del Nottingham Forest per conoscere Nuno Espirito Santo. Aveva sostituito Steve Cooper, l’uomo che aveva riportato il Forest in Premier League per la prima volta dopo 23 anni, l’uomo il cui nome i tifosi cantavano ancora di recente. Cooper era ed è ancora, probabilmente, il secondo manager più significativo nella storia del club dopo Brian Clough, quindi sostituirlo sarebbe stato per tutti un compito piuttosto impegnativo. Ma Nuno ce l’ha fatta eccome. Ha riportato il Forest in Europa per la prima volta in 30 anni; è stato l’artefice di grandi risultati nella storia recente del club e ha dato ai tifosi ricordi che si porteranno dentro per molto tempo.
Ha battuto il Liverpool ad Anfield per la prima volta dal 1969; il Manchester United all’Old Trafford per la prima volta dal 1994. Un’emozionante vittoria in rimonta contro l’Aston Villa. Ha vinto per 1-0 sul Manchester City, per 7-0 sul Brighton. La sensazione era che non fosse più solo un colpo di fortuna, ma che la squadra fosse davvero buona. Nelle prime partite di questa stagione, il tecnico ha dichiarato davanti alla stampa che la squadra non era più in buone condizioni e che erano tesi i rapporti con il presidente Evangelos Marinakis. Ma questi problemi non potevano essere affrontati dietro le quinte? Perché Nuno ha dovuto rendere tutto pubblico? Sarebbe ancora al suo posto se avesse tentato di risolverla privatamente? Perdere un manager così è potenzialmente dannoso in vista di una stagione piena d’impegni.
Il portale del New York Times conclude:
In definitiva, tutto questo è piuttosto triste. Ci è voluto tempo, ma Nuno era sinceramente amato dalla maggior parte dei tifosi. Il suo nome è stato cantato allo stadio quanto quello di Cooper. Lascia una storia incompleta, un senso inevitabile di “cosa sarebbe potuto essere”.