Allegri: «Spero di vincere tante partite 1-0. L’obiettivo è il risultato. Io evoluto? Poi domani perdiamo e non mi sono evoluto più»

In conferenza: «Ho grande rispetto per Conte, non so ancora se siamo simili o molto diversi. Ha sempre vinto con la solidità difensiva. Di giocatore come Modric non ce ne sono più».

Allegri

Db Milano 23/08/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Il tecnico del Milan Massimiliano Allegri ha tenuto la conferenza stampa in vista del match di domani sera contro il Napoli, ore 20:45.

La conferenza di Allegri

Il Milan è pronto ad affrontare il Napoli?

«Credo che il Napoli sia ancora la favorita per lo scudetto, Conte è bravissimo nella gestione della squadra. Dovremo essere molto bravi, perché numeri alla mano il Napoli ha ottimi numeri. E il Milan in casa a settembre contro di loro ha sempre perso… Speriamo di rovesciare questi numeri. Il Napoli ha anche grandi giocatori, sarà una bella partita.»

Come si può definire il primo big match della stagione?

«Sarà una bella partita, un test importante. Abbiamo una buona condizione, Leao è recuperato e sarà a disposizione. Più stiamo insieme e più ci conosciamo. Dovremo fare 100 minuti fatti per bene».

Avete risvegliato il Milan?

«Sono contento che i tifosi riempiranno lo stadio e ci saranno vicini. L’asse portante dei risultati è sempre la società, che deve essere forte e solida con una strategia precisa. Non dobbiamo pensare che tutto sia risolto, ma serve continuare a lavorare. Sarà un test importante per fare un altro passo in avanti». 

Il Napoli ha una rosa inferiore rispetto al Milan?

«Posso dire che la società ha operato bene sul mercato con un mix tra esperti e giovani. Pensiamo solo a noi stessi affinché a marzo sia possibile giocarci le nostre chance e arrivare tra le prime quattro. La Serie A è molto difficile. Dobbiamo mantenere questo trend di entusiasmo con grande equilibrio.»

Cosa può dare la partita di domani come autostima? E quanto può giocare Leao?

«Leao ha fatto due mezzi allenamenti con noi ed è fermo da 45 giorni facendo solo differenziato. Non pensiamo al risultato di domani, ma dobbiamo giocare una bella partita contro i campioni d’Italia».

Quale è la cosa più difficile nel preparare una partita contro Conte? E l’ha sentito recentemente?

«Non abbiamo avuto contatti. Le squadre di Antonio sono organizzate difensivamente e concedono poco. Me lo ricordo così alla Juve, all’Inter e anche al Napoli. Questo gli ha permesso di vincere il campionato anche l’anno scorso. I numeri parlano a suo favore».

Col ritorno di Leao il Milan resterà col 3-5-2 oppure verrà inserito un terzo attaccante?

Allegri: «Lo vedremo cammin facendo. Leao deve recuperare la condizione ottimale. Pulisic sta bene, Gimenez si è sbloccato. E all’interno delle partite i cambi sono determinanti: gli obiettivi stagionali li raggiungi se i subentrati determinano il risultato. Il Milan ha anche questi giocatori: ecco perché domani sarà difficile scegliere la formazione giusta».

A che punto è la squadra? E la partita di Coppa Italia ti ha messo nuovi dubbi?

«Dubbi ne ho abbastanza, spero di risolverli… Però martedì mi ha confermato che De Winter, Nkunku e non solo fanno parte di un gruppo di ragazzi che sta diventando squadra. Tutti dobbiamo avere un obiettivo da mettere al servizio della squadra. L’anno prossimo il Milan deve giocare la Champions».

Quanto le piacerebbe sentire tutto lo stadio a sostegno del Milan?

«Avere i tifosi è molto importante, ci aspettiamo questo domenica sera».

Fofana, Loftus-Cheek, Ricci e Jashari: cosa chiede a questi centrocampisti?

Allegri: «La cosa importante che ha fatto la società è stato l’arrivo di Rabiot che ha alzato il livello del gruppo. Ho 6 centrocampisti molto bravi, Modric in particolare in Serie A è un giocatore che non si vedeva più… Sicuramente sono giocatori affidabili».

Quanto serve equilibrio nei giudizi anche nei suoi confronti?

«La percezione è ciò che fa cambiare la valutazione. Ciò che conta è il risultato: spero vinceremo tante partite, anche 1-0. Ma la squadra deve mantenere una sua fisionomia». 

Estupinian la sta convincendo?

«Penso sia un ottimo giocatore, si sta inserendo e sono molto contento di averlo a disposizione».

Si sta facendo il confronto tra l’ultimo Napoli di Conte e il suo Milan, entrambi senza coppe. Cosa ne pensa?

«Domani sarà un big match, per il resto ripeto che noi lavoriamo per arrivare a giocare la Champions. Il Milan deve giocare quella competizione. Preferisco giocare ogni 3 giorni che preparare solo il campionato».

Un giocatore si diverte ad essere allenato più da Conte o Allegri?

«Non saprei… Ho grande rispetto di Antonio, ognuno ha il suo carattere: magari siamo lontani oppure simili. Sicuramente nella sua carriera sta facendo grandi risultati».

Il Milan è dato favorito contro il Napoli: cosa ne pensa?

Allegri: «So quello che vedo e siamo solo alla quinta giornata. Ci sono ancora 34 partite e 102 punti a disposizione. Serve fare un passo alla volta mantenendo equilibrio. Al Milan vincere la partita è la normalità, perdere deve essere l’eccezione».

Quanto è importante non perdere domani?

«Non lo so, l’importante è giocare bene e fare risultato. Se vincessimo saremmo sicuramente contenti, viceversa ci sarà da lavorare su ciò che non è andato. Domani c’è il Napoli che ha vinto 18 delle ultime 26 partite perdendo solo una volta a Como. E a settembre storicamente il Milan fatica col Napoli…».

Pulisic e Nkunku possono partire titolari o serve qualcuno che riempia l’area?

«Stanno tutti bene e mi mettono in difficoltà, ma anche chi viene in panchina deve essere pronto a fare la differenza. Quelli che determinano le stagioni quasi sempre sono quelli che entrano dalla panchina».

Pensa che il Milan nell’ultimo mese ha raggiunto la maturità giusta?

«Lo vedremo domani, ma ogni giornata sarà un test. Non ho risolto niente in un mese e finora non ho vinto né campionato né ho raggiunto la Champions. Domani non si decide niente di tutto ciò, serve fare un numero minimo di punti per la Champions passo dopo passo».

Cosa significa avere Modric nella partita di domani?

«Parla la sua carriera e la sua bacheca. La sua professionalità è fuori discussione, è bello vederlo giocare. Dispiace che al mondo giocatori come Modric ce ne siano pochi, si contano sul palmo di una mano».

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