Sacchi racconta il nubifragio che ha colpito la sua casa: «Un disastro senza precedenti»

Il Resto del Carlino riporta le parole dell'ex ct della nazionale dopo il nubifragio che ha colpito anche la sua casa: «mi ritengo decisamente fortunato se sono ancora vivo. È stato un evento traumatico senza precedenti».

Sacchi

Db Reggio Emilia 06/02/2016 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Arrigo Sacchi

«Un vero disastro, non ho memoria di un evento del genere». Così Arrigo Sacchi ha commentato i danni causati dal violento nubifragio che, nella notte del 24 agosto, ha colpito Milano Marittima, sradicando decine di pini e danneggiando abitazioni, auto e strutture. Tra le case colpite anche quella dell’ex commissario tecnico della Nazionale, residente nella località romagnola. A riportare le sue parole è Il Resto del Carlino.

Sacchi documenta i danni:

Il quotidiano bolognese scrive: “L’ex ct azzurro, che risiede nella frazione cervese, dove la famiglia gestisce da tempo una struttura ricettiva, ha dovuto fare i conti con un evento atmosferico estremo (…) Come tanti altri, anche l’ex ct azzurro è sceso in strada per documentare i danni subiti alla propria abitazione, a quelle dei vicini e per scambiare qualche considerazione con i passanti e con gli stessi vicini di casa. Sacchi, apparso in forma, con tuta grigia e maglietta bianca, accompagnato dalla moglie Giovanna e dai famigliari, dalla strada, ha anche scattato qualche fotografia ai pini che, causando danni, si sono sradicati dal terreno, come del resto è avvenuto per quelli degli altri”.

La reazione dell’ex ct:

Le parole di Sacchi: «Stanotte» – ha commentato Sacchi, rammaricandosi anche per il ko del Milan in campionato contro la Cremonese – «non mi sono accorto di niente, anche perché dormivo. Tuttavia, al mio risveglio, vedendo tutto quello che è successo nella notte qui a Milano Marittima, mi ritengo decisamente fortunato se sono ancora vivo. È stato un evento traumatico senza precedenti. Non mai visto un disastro di queste proporzioni vicino alle case. Sapevo che i pini avevano radici superficiali, ma, vederli così sradicati dal terreno, in maniera tanto ‘facile’, è qualcosa di inquietante».

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