Grosso: «Il confronto con Conte e il Napoli è stimolante. Hanno perso Lukaku, ma hanno alternative valide»

In conferenza: «È un momento di emozione, questa è la cosa bella che mi fa ancora avere quelle farfalle nello stomaco»

Grosso

Mg Bolzano 26/07/2025 - amichevole / Sassuolo-Bologna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Fabio Grosso

Alla vigilia della sfida contro il Napoli, valida per la prima giornata di Serie A, il tecnico del Sassuolo, Grosso,  ha incontrato la stampa per parlare della stagione che sta per iniziare.

La conferenza di Grosso

Come vede questa Serie A per il Sassuolo?

«Dobbiamo consolidare la categoria e affrontarla con una mentalità diversa rispetto all’anno scorso, quando era necessario vincere subito per sperare in un ritorno immediato. Abbiamo ottenuto risultati importanti grazie a una stagione propositiva e vogliamo continuare così. Ora ci siamo dentro e vogliamo partire con il piede giusto».

Quali obiettivi vi ponete per la stagione?

«Il nostro intento è lottare fino alla fine per raggiungere i nostri obiettivi, sapendo che il livello della Serie A si alza notevolmente. Ci saranno momenti belli e difficili: l’importante è mantenere equilibrio, motivazione ed entusiasmo per affrontare ogni partita con grande energia».

Che ruolo avrà Domenico Berardi nella squadra quest’anno?

«A me piace sottolineare il Domenico che ho trovato l’anno scorso, perché era nel momento penso più difficile della sua carriera. Perché comunque veniva da un grandissimo grave infortunio e l’ho trovato con una ferocia e con la determinazione di voler recuperare e di voler provare a dare una mano ai suoi compagni. Mi ha fatto capire quanto è importante questo ragazzo all’interno di questa società e la società glielo ha riconosciuto. E lui so che è contentissimo di questo, quindi ce lo teniamo stretto. Ci focalizziamo sul presente e il presente ci dice che incontreremo una squadra fortissima».

Sassuolo votato all’attacco o con una difesa più forte?

«Io ero un ex numero 10 adattato a difensore, però nella mia carriera breve mi sono adattato in difesa. A parte gli scherzi, serve equilibrio mentale, poi ovviamente in campo è determinante riuscire a trovare gli equilibri giusti per resistere e creare le opportunità in ogni partita. Io mi riferivo a una lucidità mentale, un equilibrio mentale che ti fa stare dentro la tua stagione, che ti fa affrontare tutte le situazioni con equilibrio e lucidità di testa. Sempre pronti a lavorare, a cercare di migliorarsi per di volta in volta cercare di cogliere le occasioni che arrivano»

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Sarà la prima prima giornata di Fabio Grosso in Serie A:

«Sarà una banalità, però mi sento sempre come se fosse la mia prima volta. Non sono ansioso per la categoria, sicuramente per me è una bella emozione poter affrontare questo campionato con questa società serissima e cercherò, come ho sempre fatto, di farlo nel migliore dei modi. Però non mi focalizzo sulle cose personali, sui numeri personali. So che sarà un esordio, ma per me poi ogni occasione è un momento di emozione, questa è la cosa bella che mi fa ancora avere quelle farfalle nello stomaco che mi accompagnano sempre durante il mio percorso e quindi. Sicuramente per me è bello ritrovare la Serie A, ritrovare questa categoria, la più grande categoria che c’è».

L’esordio contro Conte e il Napoli rappresenta una sfida particolare?

«Per me ogni partita è come una prima volta. Affronto questa stagione con entusiasmo e voglia di dare il massimo, concentrandomi sul presente e non sui numeri personali. Il confronto con Conte e il Napoli è stimolante, ma ciò che conta è come squadra riuscire a gestire le difficoltà e a sfruttare le opportunità».

Al Napoli mancherà Lukaku:

«Sì, sicuramente hanno perso questo ragazzo che è un ragazzo importante per loro, però non credo che gli manchino un’alternativa perché è una squadra forte e ha a disposizione tante qualità all’interno. La bravura nostra è essere quella di fare una partita da squadra, con grande energia e intensità, sapendo resistere ai momenti difficili e provando a essere più cinici».

Cosa chiederà ai ragazzi?

«Lavoriamo tanto tempo insieme quindi cerchiamo sempre di andare a toccare tanti tasti, che possono essere tecnici perché poi i giocatori possono sempre migliorare a prescindere dall’età. E possono essere tattici perché poi quando ti arrivano dei ragazzi nuovi bisogna saperli far integrare e saper far loro riconoscere le situazioni di cui parlavo poco fa. Poi la bravura è quella di sciogliere le briglie in campo e riuscire a dimostrare quelle che sono le nostre caratteristiche».

Il ricordo della prima vittoria contro il Napoli nel 2015-2016 può dare fiducia?

«Sono coincidenze o statistiche interessanti, ma per noi conta il campo. La preparazione e la performance sul terreno di gioco sono ciò che fa la differenza».

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