De Laurentiis: «A 34 anni mi sentii abbastanza maturo per dire: adesso si fa come dico io. Ed è andata piuttosto bene»
Il Corriere annuncia l'intervista a 7, di Paolo Condò. «Io polemico? Io rispondo visionario. Ho cominciato come aiuto segretario di produzione»

Mg Dimaro 22/07/2025 - amichevole / Napoli-Arezzo / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis
De Laurentiis: «A 34 anni mi sentii abbastanza maturo per dire: adesso si fa come dico io. Ed è andata piuttosto bene»
Il Corriere della Sera annuncia l’intervista ad Aurelio De Laurentiis domani su 7, il settimanale. Intervista a Paolo Condò.
Parla di Conte («Molti anni fa lo incontrai alle Maldive. Uno stakanovista sul lavoro, come me. È evidente che siamo entrambi innamorati di ciò che facciamo, e questo per me è un aspetto fondamentale»).
Il percorso imprenditoriale del protagonista della copertina di 7 si articola tra calcio e cinema (talvolta intrecciandoli come in Tifosi, dove nel 1999 recitò anche Maradona); tra successi passati e speranze future, ad esempio quella del ritorno alle partite tv in chiaro e il progetto di un nuovo stadio da 70 mila posti da ultimare in 4 anni. Alla base, una convinzione: «Lei dice polemico, io rispondo visionario. A 34 anni mi sentii abbastanza maturo per pronunciare la frase fatidica: adesso si fa come dico io. Ed è andata piuttosto bene». Al termine dell’intervista, il ritratto che emerge è quello di un personaggio che si è mosso tra i vari settori con determinazione, desideroso di raggiungere gli obiettivi senza risparmiarsi la gavetta a cui il padre e lo zio lo abituarono da giovane: «Mi fecero iniziare come aiuto segretario di produzione».
Il Napoli di De Laurentiis e Conte ha spostato al Sud l’asse del calcio italiano (Gazzetta)
“Salto in alto del Napoli, adesso è davanti a tutti. Conte è la garanzia”. Scrive così la Gazzetta dello Sport che nei commenti non si lascia influenzare dalla sconfitta in amichevole contro il Brest e scrive che il Napoli ha spostato l’asse del calcio italiano e si candida a nuovo motore dello sport nazionale.
Scrive la Gazzetta con Sebastiano Vernazza:
La sconfitta contro il Brest non intacca il monte di crediti che il Napoli ha accumulato dallo scudetto in poi. Il calcio d’agosto inganna, le gambe sono imballate e se, come ieri, l’avversario è di spessore, il Brest arrivato fino agli spareggi della scorsa Champions, eliminato dal Psg che avrebbe poi stravinto la competizione, se calcoliamo tutto questo, l’1-2 a Castel di Sangro contro i francesi non significa nulla. Anzi, la partita ha detto qualcosa in senso positivo: Kevin De Bruyne ha giocato per 90 minuti, segno di buona salute, e ha regalato squarci di gran classe, tipo il palo colpito di tacco o certi passaggi luminosi, a rischiarare il campo.