Osimhen ricorda Woody Allen e quella battuta: «prevedo catastrofi, prevedo disastri. Peggio, prevedo avvocati!»

L'intricata situazione del nigeriano e del Napoli, tutti imprigionati da un contratto faraonico. Con una domanda finale: “scusa Victor, ma che ti hanno fatto a Napoli?”

Osimhen

Ci Napoli 03/10/2023 - Champions League / Napoli-Real Madrid / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen

Osimhen ricorda Woody Allen e quella battuta: «prevedo catastrofi, prevedo disastri. Peggio, prevedo avvocati!»

Chissà chi ricorda quel bellissimo film di Woody Allen “La dea dell’amore” con una splendida Mira Sorvino; c’è una frase, poi diventata famosa, del personaggio Cassandra (e chi sennò?): “prevedo catastrofi, prevedo disastri. Peggio, prevedo avvocati!”

Chissà perché mi viene in mente pensando alla vicenda Osimhen. Come sappiamo tutti, Victor è legato al Napoli da un contratto faraonico in tempi in cui le squadre sono costrette a sottostare – giustamente – alle leggi di bilancio per troppi anni tralasciate da piccole ma soprattutto grandi team. E quindi, che succede? Tecnicamente parlando, il calciatore ha firmato un contratto di prestazione di opera che, per i non addetti, significa semplicemente che lui, Osimhen, deve prestare la sua attività di calciatore in favore di chi lo paga così generosamente. Ora, non conosco se il contratto contenga clausole decisamente particolari, probabilmente sì ma non di tale portata da esautorare la natura propria del contratto di prestazione di opera, altrimenti diventa un altro tipo di contratto e non credo proprio, anzi tendo decisamente ad escluderlo, che il Napoli possa pagarlo “a prescindere” dalle sue prestazioni. Nel qual caso sarebbe una donazione non giustificata e , conoscendo un pochino De Laurentiis, sarebbe un assurdo.

Osimhen, che cosa può succedere

Detto questo, tiriamo le somme: il Napoli convoca Osimhen per il ritiro, il giocatore non può rifiutarsi (senza validi motivi) perché sarebbe inadempiente al contratto con le conseguenze negative per lui (tanto per dire, il risarcimento danni e il mancato pagamento dell’ingaggio); quanto si sente dire e si legge, ossia che Victor vorrebbe tirarla per le lunghe per costringere il Napoli a cederlo (a chi?), si scontra con le mosse che può esercitare – mi veniva da dire: che può mettere in campo – il Napoli. Le conseguenze possono essere molteplici. Non credo che il Napoli possa darlo ancora in prestito perché consentirebbe al nigeriano di arrivare a giugno 2026 ed accasarsi dove gli pare a parametro zero, ossia la peggiore delle soluzioni per la squadra che non otterrebbe neanche un euro. Senza considerare che, da quanto ho letto proprio sul Napolista, il Napoli può esercitare la proroga del contratto fino al 2027.

Restare fermo per Osimenh è assai pericoloso sotto tutti i profili: fisici, economici, di visibilità (fermo due anni in tribuna, poi chi lo vuole), di prospettiva, etc. La soluzione che sembrerebbe più logica è il trasferimento ad altro team ma qui ci si scontra con diverse problematiche perché le squadre che hanno manifestato l’intento concreto di ingaggiarlo, anche con contratti davvero fuori mercato, hanno ricevuto un netto no. Lui in Arabia e in Turchia non vuole giocare. A Napoli non vuole giocare. Dove voglia andare non si sa o forse sì, ma in Premier nessuno se lo può permettere perché oltre al suo ingaggio bisogna pagare la clausola al Napoli. Però se ha scelto la strada dell’Aventino c’è da pensare che sia stato consigliato oppure va a sbattere al muro? Ecco perché prevedo avvocati. In conclusione “nè Osimè che t’hann fatt a Napule?”

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