L’Inter Miami detiene “il diritto di scoperta” di De Bruyne. Gli Usa sono un posto meraviglioso
La Mls ha una regola da fantacalcio. I club alzano il ditino e scelgono un campione all'estero: se decide di andare negli Stati Uniti, hanno il diritto di prelazione. E così Muller "appartiene" al Cincinnati. In teoria

Mg Dimaro 22/07/2025 - amichevole / Napoli-Arezzo / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Kevin de Bruyne
Noi, da questa parte dell’Atlantico non lo sappiamo ma Kevin De Bruyne l’ha scoperto l’Inter Miami. Probabilmente non lo sa nemmeno lui. E Thomas Muller? Il Cincinnati, mica il Bayern Monaco. Perché gli Stati Uniti sono un posto meraviglioso, con un modo di intendere lo sport parecchio diverso dal nostro. Il calcio americano per esempio ha una regola da fantacalcio: si chiama “diritto di scoperta”. Una regola definita dal New York Times «assolutamente assurda». Lo racconta la Faz.
Funziona così: fin dalla fondazione della Major League Soccer ogni squadra può rivendicare l’accesso esclusivo ai giocatori stranieri, indipendentemente dal fatto che intendano trasferirsi o meno negli Stati Uniti.
«È come se una franchigia della Mls come il Cincinnati – spiega il giornale tedesco – entrata a far parte del campionato nel 2019 nell’ambito della sua consolidata politica di espansione, avesse “scoperto” un calciatore come Thomas Müller, un nome noto a livello mondiale da quindici anni. Eppure, la squadra della città industriale dell’Ohio è stata semplicemente la prima ad alzare la mano e ad aggiungere il suo nome alla lista. Come dice il proverbio: non si sa mai…».
In pratica, se per qualche motivo Müller o quelli come lui decidessero un giorno di svernare nel campionato americano, il Cincinnati avrebbe la precedenza. Il che scatena delle distorsioni: poiché Cincinnati ha attualmente esaurito la sua quota massima di tre posti in rosa per i “giocatori designati” più pagati – ovvero quelli con stipendi annui pari o superiori a tre milioni di dollari – Müller ha gentilmente declinato l’offerta, e ha preso a parlare con i Vancouver Whitecaps. “A quanto pare, sono prossimi alla conclusione di un accordo”, scrive la Faz.
“Una delle complicazioni ancora da risolvere è l’importo che Cincinnati riceverà come risarcimento per aver rinunciato ai diritti di discovery”. Vorrebbero 400.000 dollari (circa 345.000 euro), una somma simile a quella che i Los Angeles Galaxy hanno dovuto trasferire allo Charlotte Fc l’anno scorso, che aveva il diritto di scoperta di Marco Reus, ma l’ex giocatore del Dortmund non era interessato a giocare nella Carolina del Nord. Sono matti…
“L’idea alla base del regolamento è piuttosto semplice: dare alle squadre delle città più piccole la possibilità di competere con le franchigie più ricche delle grandi città della costa occidentale e orientale, come Los Angeles, New York o Miami. A volte, però, la dirigenza della lega interviene e ribalta il sistema. Philadelphia per esempio non ha ricevuto un centesimo per i suoi diritti di discovery su Ibrahimovic quando è andato ai Los Angeles Galaxy nel 2018. Esatto: Ibra “era” del Philadelphia Union…
E De Bruyne? Nella lista delle “scoperte”, il cartellino del belga spetta all’Inter Miami. Che però ha già Messi, Busquets e Jordi Alba. Prima che De Bruyne decidesse di restare nel calcio serio venendo a Napoli, ci aveva provato il San Diego Fc, franchigia che si è unita al campionato quest’anno e che attualmente, a sorpresa, guida la classifica della Western Conference davanti al Vancouver, ma senza risultati. Il direttore sportivo Tyler Heaps ha ritenuto il belga un onere finanziario eccessivo, scrive la Faz.