Buongiorno e Gilmour si stanno ancora riprendendo dagli infortuni dell’anno scorso (Repubblica)

Solo ieri hanno ricominciato a correre con i compagni. È stato un ritiro tribolato pure per McTominay, Politano, Anguissa e Simeone

Buongiorno

Dc Napoli 27/04/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Torino / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Alessandro Buongiorno

Buongiorno e Gilmour si stanno ancora riprendendo dagli infortuni dell’anno scorso (Repubblica)

Tante luci ma anche qualche ombra nel ritiro di Dimaro.

Ecco il paragrafo delle ombre nell’articolo di Repubblica Napoli a firma Marco Azzi:

Gli infortuni, innanzitutto. Non sono ancora mai stati a disposizione Buongiorno e Gilmour, che si stanno riprendendo dagli acciacchi della scorsa stagione e solo ieri hanno ricominciato a correre con i compagni. Ma è stato un ritiro tribolato pure per McTominay (assente in entrambi i test), Politano (lesione muscolare appena smaltita), Anguissa e Simeone. L’altra nota per ora stonata è la sterilità in attacco: due reti in 180’. Il Napoli non era una squadra dal gol facile e sulla prolificità offensiva c’è ancora dal lavorare. I 50 mila tifosi che hanno invaso Dimaro hanno impedito per motivi di ordine pubblico gli allenamenti a porte chiuse, a cio Conte è stato costretto a malincuore a rinunciare. Piccole ombre, le luci molte di più. 

Buongiorno quest’anno ha saltato 16 partite, praticamente mezzo campionato (Corsport – 30 aprile)

Il Corriere dello Sport, con Fabio tarantino, fa un po’ di conti su Alessandro Buongiorno l’acquisto più caro della campagna trasferimenti estiva del club di De Laurentiis. Difensore fortissimo ma che – almeno quest’anno – si è rivelato anche cagionevole. Traumatico il primo stop (frattura alle vertebre lombari), di altra natura gli altri due: prima, tendinopatia agli adduttori e poi stiramento agli stessi muscoli.

Il Corsport scrive:

Per Buongiorno si tratta del terzo stop nel giro di pochi mesi. Da fine dicembre le partite non giocate sono state 11 su 18, tutte per problemi fisici.

A ridosso del Natale, ecco i primi problemi. Per una caduta in allenamento, Buongiorno aveva rimediato una frattura ai processi trasversi di due vertebre lombari che lo ha costretto a disertare in totale otto sfide. È rientrato il 15 febbraio contro la Lazio, si è ripreso il Napoli per le successive cinque partite (sei con quella dell’Olimpico), poi è tornato ad accomodarsi in panchina a poche ore da Bologna-Napoli, 7 aprile, avvertendo un fastidio che gli esami successivi hanno svelato: tendinopatia del muscolo adduttore lungo della coscia destra. Empoli e Monza ai box, il lungo dubbio per la sfida col Torino, poi la scelta di Conte ricaduta sul suo rientro da titolare. Il resto è storia nota con l’infortunio che lo costringerà a saltare, come detto, di sicuro Lecce, Genoa e Parma. 

Dovesse restare fuori per le prossime quattro partite, Buongiorno avrà vissuto ai box in totale 16 partite di campionato, quasi la metà.

Ciononostante il Napoli ha la miglior difesa del campionato.

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