Spalletti torna Spalletti: «Mi auguro che chi rifiuta la Nazionale, non possa giocarci più»

Deve fare il toscano, non l'ecumenico. Nel momento dell'addio ritrova la sua verve: «forse portando qualcuno di più fresco avremmo potuto far meglio»

Spalletti Zazzaroni

Db Milano 27/04/2025 - campionato di serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Francesco Acerbi

Spalletti: «Mi auguro che chi rifiuta la Nazionale, non possa giocarci più»

È il lascito di Luciano Spalletti che nel momento dell’addio ritrova la sua verve, il suo essere toscano. Forse si era violentato troppo. Non può fare l’ecumenico. la sua toscanità. Spalletti ha esordito dicendo:

«Abbiamo fatto fatica anche stasera, ci sono troppe componenti. Si è confermato quello che si era un po’ visto. Ho trovato un gruppo veramente affaticato. Erano logori per il campionato passato, forse portando qualcuno di più fresco avremmo potuto far meglio».

«Quando uno fa l’allenatore della Nazionale non ha alibi, perché li sceglie lui. Se li vede affaticati deve cambiare. Io ero convinto di questi e pensavo avrebbero fatto bene, e parzialmente l’hanno fatto. Avevano in più un carico di fatica».

«Il bilancio è questo, la Nazionale fa quel che gli pare. Sicuramente non lasciamo con un grandissimo entusiasmo. I giocatori devono fare la differenza, gli allenatori anche devono fare la differenza, e io non l’ho fatta. Cosa c’è nel mio cuore? Alla fine è giusto così, ci sono stati dei risultati negativi e ci è girata male, ma ce lo siamo meritato. Anche quello fatto stasera non basta. Quest’esperienza mi ha dato tantissimo».

L’allenatore ha elogiato Raspadori: «Abbraccia tutti, è un ragazzo intelligente e un professionista vero. Ha la qualità di darti sempre il massimo, ha giocato tutta la partita in Norvegia e poi anche stasera. Gli si può dire solo bravo e ringraziarlo. Lascio la squadra come l’ho trovata. Spero che chi verrà riuscirà a migliorarla. Sarò il primo a congratularmi con chi verrà, non guferò. Spero che chi rifiuta la Nazionale non possa giocarci più».

«Se sono stato il miglior Spalletti? Ho tentato di farlo ma non ci sono riuscito» (a Sky Sport)

Nel pre partita di Italia-Moldavia, ha parlato a Sky Sport Luciano Spalletti, all’ultima gara da Ct:

«La riunione tecnica è stata bellissima, la dovevo fare perfetta. C’è un po’ di dispiacere nel lasciarsi, è venuta molto profonda e c’è stato del cuore dentro. Cosa ho chiesto ai ragazzi? Di farmi uscire con una vittoria, può essere stimolante che mi vogliano fare questo regalo. L’atmosfera era normalissima, di un ambiente e di un gruppo dove ci si trova bene a stare insieme e si fanno le cose con più dispiacere senza essere menefreghisti, ci si racconta la verità, si ha chiarezza. Si è avuto un rapporto intenso e si arriva al momento che va detto quello che abbiamo detto».

«La gente è stata contenta, hanno apprezzato quel che è successo e che io non sia più l’allenatore dell’Italia perché non ho fatto risultati importanti. Se sono stato il miglior Spalletti? Ho tentato di farlo ma non ci sono riuscito, i risultati sono quelli, ho tentato ma non sono riuscito. Poi non sono stato fortunato negli episodi, a Roma (contro il Belgio, ndr) vincevamo 2-0 e abbiamo pareggiato, l’espulsione…gli infortuni capitati tutti insieme e nello stesso ruolo… Se io non do le dimissioni è perché io credo che questo gruppo possa andare al Mondiale insieme a me. È chiaro che viste le valutazioni io ora sono fuori ma il gruppo rimane lo stesso e la mia idea rimane la stessa».

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