Spalletti ha i suoi percorsi mentali, i suoi codici: in Nazionale non hanno attecchito (Gazzetta)
Con la squadra non c'è mai stato un feeling a prova di bomba, la sua proposta di calcio non è mai stata recepita

Italy's head coach Luciano Spalletti gives a press conference at the team's base camp in Iserlohn, on June 30, 2024, after they were eliminated by Switzerland in a round of 16 match of the UEFA Euro 2024 football championship. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)
Spalletti ha i suoi percorsi mentali, i suoi codici: in Nazionale non hanno attecchito (la Gazzetta picchia)
La Gazzetta ha preso posizione, lo ha fatto con l’editoriale di stamattina: bisogna cambiare, Spalletti non può più essere il commissario tecnico della Nazionale. Difficile non essere d’accordo.
La Gazza nell’edizione on line va giù dura anche oggi sul tecnico di Certaldo. Lo fa con un articolo di Andrea Ramazzotti intitolato “Poco feeling, approcci sbagliati, zero guizzi: quello che Spalletti poteva fare. E non ha fatto”.
Ecco cosa scrive la Gazzetta:
La figuraccia in Norvegia mette Spalletti di fronte alle sue responsabilità e azzera anche gli alibi del ct, alle prese con tanti infortuni, il rifiuto di Acerbi, la stanchezza di fine stagione e più in generale una “generazione” con poco talento: la scintilla che ha trasmesso al Napoli campione d’Italia, il tecnico di Certaldo alla Nazionale non è riuscito a darla e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Spalletti, mai feeling a prova di bomba con la squadra
Con la squadra non c’è mai stato un feeling a prova di bomba. Soprattutto durante gli Europei, quando Lucio aveva ammesso di aver riempito la testa dei suoi, ma anche dopo le cose non sono andate meglio. Perché il ct ha i suoi percorsi mentali, le sue regole dentro e fuori dal campo e i suoi “codici”: stando insieme tutti i giorni come nelle squadre di club sono più facili da metabolizzare. In Nazionale il modo di fare di Spalletti non ha attecchito. La sua proposta di calcio non è mai stata recepita e i cambi di modulo, la difesa a tre e a quattro alternate, hanno creato instabilità e incertezze nei calciatori che a Coverciano si trovano a lavorare in un modo e la volta successiva in un altro.