Ranieri, la norma Figc è per chi già lavora in Nazionale: ci sono tanti esempi di doppio incarico (Sky)

La presunta incompatibilità è per chi già lavora in Nazionale. Tanti allenatori in seconda, match-analyst, preparatori, hanno avuto un doppio incarico

Ranieri

Ni Napoli 24/11/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Roma / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Claudio Ranieri

Ranieri, la norma Figc è per chi già lavora in Nazionale: ci sono tanti esempi di doppio incarico (Sky)

A Sky Sport Luca Marchetti aggiorna i telespettatori sulla trattativa per portare Claudio Ranieri in Nazionale nonostante il contratto di consulenza con i Friedkin.

Luca Marchetti dice:

«Grazie al preziosissimo lavoro di Gianluca Di Marzio, la norma del regolamento sull’incompatibilità vale per il caso contrario, ossia se un allenatore è già della Nazionale è meglio che non assuma incarichi nei club. Il contrario è previsto ed è già successo in altre figure appartenenti a tutte le nazionali. Molte figure professionali: allenatori in seconda, match-analyst, preparatori, preparatori dei portieri spesso hanno avuto un doppio incarico. Peraltro questo non sarebbe nemmeno un incarico tecnico ma un incarico dirigenziale. Per il momento è più una questione diplomatica che una questione normativa. Una vota risolta la questione diplomatica, io credo che la volontà di rispondere sì alla chiamata della Nazionale da parte di Ranieri ci sarà».

Sky Sport informa che il colloquio tra Ranieri e Friedkin sta proseguendo, colloquio molto lungo.

Ranieri il doppio incarico non si può: o la Roma o la Nazionale. Il regolamento Figc è chiaro (Repubblica)

L’approdo di Claudio Ranieri sulla panchina della Nazionale potrebbe essere ostacolato da una norma del regolamento calcistico italiano. Più precisamente da un singolo articolo che vieta il doppio ruolo di ct azzurro e dirigente della Roma. A scriverlo è  Repubblica.

“Una norma rischia di complicare i piani della Federcalcio. Un articolo del Regolamento del settore tecnico può diventare un ostacolo all’arrivo di Claudio Ranieri alla guida della Nazionale”, si legge sull’edizione online del giornale.

Repubblica poi entra nel merito scrivendo:

“Oggi, Ranieri è senior advisor per la società giallorossa. O, almeno, del suo presidente, Dan Friedkin. La Federcalcio attraverso il suo presidente Gabriele Gravina lo vorrebbe al posto di Spalletti sulla panchina della Nazionale, per sfruttare la sua fama di aggiustatore. Ma una cosa sembra abbastanza chiara: se Ranieri volesse coronare la carriera guidando gli azzurri, difficilmente potrebbe mantenere il doppio ruolo. Basta leggere l’articolo 40 del Regolamento del settore tecnico, che al comma 4 stabilisce: “Gli allenatori responsabili delle squadre nazionali della Figc ed i loro vice nel corso della medesima stagione sportiva, non possono tesserarsi né, indipendentemente dal tesseramento, svolgere attività per società, neppure con mansioni diverse, salvo che il contratto economico non sia stato risolto consensualmente”. In pratica: nessun ct azzurro può lavorare come allenatore o con qualsiasi altro ruolo per una società: non solo non può essere tesserato di un club, ma non può svolgere qualsiasi attività per una società. A occhio, neanche quella di consulente”.

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Repubblica ricostruisce le ultime ore:

“Domenica Gabriele Gravina ha chiamato Dan Friedkin, presidente della Roma, per chiedergli l’autorizzazione a contattare l’allenatore. Friedkin non ha detto no. Ma ha ribadito che Ranieri non ha un contratto direttamente con la Roma per il futuro ma è comunque un suo consulente personale, come a specificare che l’ormai ex allenatore giallorosso non rinuncerà a quel ruolo. Non solo: in un comunicato di pochi giorni fa, la Roma lo inquadrava, almeno formalmente, come “dirigente”, senza però ulteriori specifiche. La Federcalcio non ha né chiesto né aperto al doppio incarico, che al momento resta più che altro una suggestione per provare a far contenti tutti. Tutti, tranne il regolamento”.

 

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