Tocca a Gilmour l’uomo voluto da Conte (Gazzetta)

Ha caratteristiche molto diverse da Lobo, va meno nello stretto più alla ricerca della profondità. Va di ritmo, come insegna il calcio inglese.

Lobotka gilmour

Ni Napoli 26/10/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lecce / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Billy Gilmour

Tocca a Gilmour l’uomo voluto da Conte (Gazzetta)

A Parma il Napoli giocherà senza Lobotka e toccherà allo scozzese Gilmour che Conte quest’estate ha voluto a Napoli.

Scrive la Gazzetta dello Sport con Vincenzo D’Angelo:

Un’estate intera di corteggiamento, perché era lui il prescelto di Conte. Come se avesse visto in anticipo nella macchina del tempo, intuendo che nel momento decisivo della stagione avrebbe potuto fare a meno dell’insostituibile Lobotka. Billy Gilmour è stato un acquisto di Antonio Conte, nel senso che è stato uno dei primi nomi fatti dall’allenatore azzurro in sede di mercato.

Gilmour è cresciuto tantissimo in questi mesi, anche prendendo spunto dal maestro che aveva davanti. Ogni giorno, allenamento dopo allenamento. E partita dopo partita. Billy ha caratteristiche molto diverse da Lobo, va meno nello stretto più alla ricerca della profondità. Va di ritmo, come insegna il calcio inglese. E in Premier si è messo in mostra negli ultimi anni, anche grazie a Roberto De Zerbi che lo ha forgiato al Brighton e reso ancora più completo. Gilmour – più di Lobo – ama andare sul lungo, cambiare gioco e accorciare. 

Gilmour: «Il nostro punto di svolta? La vittoria contro l’Atalanta in rimonta» (il 2 maggio)

Billy Gilmour ha parlato ai canali ufficiali della Lega Serie A del suo primo anno al Napoli.

«La cosa che preferisco nel vivere a Napoli è sicuramente il meteo. Vedo molto sole, il tempo è bello e la città è molto affollata».

Ha aggiunto:

«Sto facendo del mio meglio per imparare l’italiano per parlare e capire meglio. Mi hanno detto di non ascoltare le canzoni se voglio imparare bene l’italiano; ho ascoltato un paio di canzoni in napoletano. Posso imparare anche il napoletano». 

«Le mie aspettative venendo qui erano di provare qualcosa di nuovo. Certo, la Premier è un campionato fantastico, ma volevo provare a giocare all’estero. Quindi volevo venire qui e dare tutto me stesso. La Serie A è un campionato molto tattico, penso che finché non ci giochi, non potrai capire quanto sia difficile. L’obiettivo finale credo sia vincere più trofei possibili. E penso che a Napoli avrò buone possibilità di riuscirci». 

L’amicizia con Scott McTominay:

«Avere McTominay in squadra è davvero utile. Lo conosco perché giochiamo insieme nella Scozia, ma in effetti aiuta molto, è un volto amico. Parlo parecchio con Lewis Ferguson che è qui in Italia da un paio d’anni». 

Il lavoro con Antonio Conte e il rapporto con i tifosi:

«Avevo già avuto Conte come allenatore da giovane. Mi sono allenato solo un paio di volte con lui. I suoi allenamenti sono molto intensi con standard sempre alti, ti spinge al massimo; sappiamo che è un bene per noi». 

«Il punto di svolta potrebbe essere stato contro l’Atalanta in trasferta, dove loro vanno in vantaggio di un gol e noi rimontiamo e lottiamo. Penso dimostri quanto sia buono il nostro spirito di squadra. Lottiamo sempre fino alla fine, i nostri tifosi sono pazzoidi, ho vissuto qualche momento di agitazione quando scendevamo dal bus; ci danno il 100% del loro supporto. Per un giocatore questo ti fa solo venire voglia di scendere in campo per dare il massimo per la squadra e i tifosi». 

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