Sinner, Bertolucci: «Dopo la sconfitta a Roma, molta gente è scesa dal carro. Meglio così»

Al podcast "La Telefonata". Panatta più analitico: «ha sbagliato quella volée perché sulla terra la palla la devi cercare, sul cemento viene da te»

Alcaraz sinner

INDIAN WELLS, CALIFORNIA - MARCH 18: Jannik Sinner of Italy congratulates Carlos Alcaraz of Spain after match during the semifinals of the BNP Paribas Open at the Indian Wells Tennis Garden on March 18, 2023 in Indian Wells, California. Matthew Stockman/Getty Images/AFP (Photo by MATTHEW STOCKMAN / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Sinner e Alcaraz, Alcaraz e Sinner. Come giusto che sia, i numeri uno e due del tennis mondiale rappresentano il principale argomento di dibattito tra appassionati ed addetti ai lavori. Immancabili, anche questa settimana, le considerazioni di Paolo Bertolucci ed Adriano Panatta durante il podcast “La Telefonata”. Vi proponiamo di seguito un estratto delle loro loro parole.

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Il “j’accuse” di Paolo Bertolucci

Bertolucci, parlando dalla finale persa da Sinner a Roma contro lo spagnolo, ci ha tenuto a sottolineare: «Ho visto un sacco di gente che frequenta lo sport italiano ed è chiaramente scesa dal carro. Quando si vince, salgono tutti; appena arriva una sconfitta, scendono. Meglio, si sta un pochino più larghi».

Il “j’accuse” dell’ex tennista di Forte dei Marmi continua così: «Nei fatti, non capiscono e non si rendono conto che arrivare in finale per Sinner è stato un mezzo miracolo, anzi facciamo tre quarti di miracolo. E poi c’è Alcaraz che ha giocato una super partita, la migliore da Wimbledon dell’anno scorso. Era particolarmente attento e ha vinto meritatamente».

L’analisi di Adriano Panatta su Sinner-Alcaraz tra Roma e Parigi

Meno polemico e più analitico Panatta. «Secondo me il primo set erano tutti e due tesi e non ha giocato bene nessuno dei due. Non c’è mai stato un attimo emozionale. Dopo il primo parziale, Alcaraz si è sciolto e ha giocato molto bene», ha osservato il romano.

Poi si è soffermato su un momento chiave della partita: «Il fatto che nel secondo set abbia sbagliato quella volée è indicativo. Sulla terra battuta la palla la devi cercare, mentre sul cemento la palla viene da te. Il rimbalzo è diverso e con il movimento della racchetta che ha nell’esecuzione del dritto Sinner fa più fatica. Lui è abituato al cemento e all’arrivo della palla, mentre sulla terra la deve cercare e colpirla in avanzamento».

Infine, Panatta si è soffermato sul Roland Garros facendo la seguente previsione: «A parte Alcaraz e Sinner non vedo grosse alternative. Ritengo che la miglior versione dello spagnolo batta la miglior versione dell’italiano sulla terra, mentre vale il contrario sul cemento. Magari Jannik potrebbe anche smentirmi nello Slam a Parigi. Entrambi hanno un margine troppo evidente rispetto alla concorrenza».

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