Nasce la sezione Arbitri del Sindacato Lavoratori Comunicazione della Cgil. Tra le rivendicazioni ci sono il riconoscimento dell’attività come lavoro a tutti gli effetti e tutela contro le violenze
Gli arbitri avranno il loro sindacato. Oggi l’annuncio della creazione Sezione Arbitri presso la Slc della Cigl. La segreteria nazionale e il segretario nazionale del Sindacato Lavoratori Comunicazione, Sabina Di Marco e Riccardo Saccone, ha infatti annunciato che «non è più accettabile che l’arbitro, figura centrale dello sport, spesso esposto a rischi fisici e verbali, operi senza le tutele e il riconoscimento adeguati». Lo fa sapere Calcio&Finanza.
Il neonato sindacato degli arbitri presso il Sindacato Lavoratori Comunicazione
Lo scopo, proseguono i segretari, è quello di «assicurare un lavoro sicuro, dignitoso e regolamentato a tutti gli arbitri, a partire dai più giovani». Ad oggi, infatti, l’arbitro è riconosciuto come lavoratore dal D.Lgs. 36/2021, pur restando di fatto escluso dai diritti garantiti ad altre categorie. Non esiste però un contratto collettivo che disciplini ruolo, compensi e sicurezza, e ciò fa sì che si moltiplichino situazioni di precarietà e forte disagio: dalla mancanza di versamenti previdenziali e assicurativi, all’assenza di protezione legale in caso di aggressioni o incidenti.
Tra le rivendicazioni più urgenti ci sono dunque: minimi salariali dignitosi, copertura Inail e previdenziale, riconoscimento dell’attività come lavoro a tutti gli effetti, tutela contro le violenze fisiche e verbali, formazione continua e valorizzazione dei percorsi formativi.
«È tempo che chi fa rispettare le regole le veda finalmente riconosciute», concludono Di Marco e Saccone, sottolineando infine come la nascita della sezione arbitri in Slc contribuisca ad affermare «lo spirito della campagna referendaria della Cgil, in quanto rafforza la rappresentanza collettiva dei diritti e il ruolo fondante di lavoratrici e lavoratori nella società».