Anche il padre del bambino, vittima del pestaggio, è accusato di aver dato pochi minuti prima un pugno in pieno volto a uno dei suoi aggressori

“Tre uomini sono stati arrestati a seguito dell’inchiesta lampo avviata dalla Digos sull’aggressione all’esterno dello stadio San Nicola domenica 4 maggio. Un episodio di violenza sotto gli occhi di un bambino in lacrime, figlio di un uomo che è stato picchiato mentre andava a riprendere lo zainetto lasciato all’interno dello stadio durante la contestazione dei tifosi alla società. Inizialmente si era ipotizzato che la violenza fosse legata proprio al tentativo dell’uomo di recuperare lo zaino“, a scriverlo è Benedetta Di Falco su Repubblica Bari.
Secondo la ricostruzione la rissa sarebbe nata all’esterno dello stadio. Il reato è stato contestato a tutti i partecipanti al pestaggio, compreso il papà picchiato sotto gli occhi del figlio.
“Tra gli arrestati infatti c’è anche il padre del bambino, vittima del pestaggio ma accusato di aver dato pochi minuti prima un pugno in pieno volto a uno degli uomini che poi lo ha picchiato“.
Il quotidiano poi continua che “i tre sono stati arrestati in flagranza differita e sono stati portati in carcere. Un episodio che dunque non ha a che vedere con la tifoseria organizzata, che poche ore dopo si era dissociata dall’accaduto con un comunicato“.
La polizia indaga anche su almeno “un’altra aggressione ai danni di un’intera famiglia, anch’essa ripresa in un video e avvenuta sotto gli occhi di un minorenne ma questa volta all’interno del San Nicola”.
Il video terribile del tifoso pestato dagli ultras del Bari davanti al figlio
Non ci fosse quel povero bambino, nel video, scaleremmo l’indignazione: l’ennesimo tafferuglio tra ultras, fuori da uno stadio. Pugni, calci, un uomo a terra, altri due o tre che – coraggiosissimi – infieriscono. Quante volte l’abbiamo visto? Routine. Invece stavolta c’è un bambino. Probabilmente il figlio della vittima. Che se ne sta lì, disperato, a pochi metri. Mentre le suddette bestie semplicemente se ne fottono: perché devono punire l’uomo. E’ un duro lavoro, ma a qualcuno tocca. Gli ultras hanno un codice, e il bambino… beh, il bambino imparerà.
E’ successo a Bari domenica scorsa, fuori allo stadio San Nicola durante la partita con il Pisa. Il video è virale da un paio di giorni, l’ha pubblicato tra gli altri anche Francesco Borrelli.
Secondo le ricostruzioni dei giornali locali tutto è nato dalla contestazione dei gruppi ultras del Bari nei confronti del presidente Luigi De Laurentis. Un gran classico della sopraffazione da stadio: gli ultras decidono di abbandonare la curva nord, imponendo a tutti di lasciare i propri posti. L’uomo in questione sarebbe uscito, ma poi una volta fuori si sarebbe reso conto di aver dimenticato uno zaino sugli spalti e avrebbe provato a rientrare. Ne sarebbe nata una discussione e poi il pestaggio. Peraltro non un caso isolato: le telecamere interne avrebbero ripreso anche un’altra aggressione ad un uomo che non voleva andar via.
Il video è cruento, per la violenza in sé ma anche per il contesto lunare: uomini che si accaniscono su un altro uomo ormai inerme, mentre altri invece di fermarli cercano di tranquillizzare il bambino. Come se quello fosse un evento inevitabile, da mettere nel conto della vita sportiva. “Tra poco la smettono, non ti preoccupare”. La smetteranno solo all’arrivo dei poliziotti.