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Rüdiger diede un pugno al fegato a un avversario: a Dortmund lo chiamavano Rocky. In Germania è un caso (Spiegel)

Non pochi i precedenti. Ha avuto sei giornate per l’oggetto contro l’arbitro. L’alibi è la sofferenza che ha patito in questi mesi, costretto a giocare sul dolore

Rüdiger diede un pugno al fegato a un avversario: a Dortmund lo chiamavano Rocky. In Germania è un caso (Spiegel)
Madrid 08/05/2024 - Champions League / Real Madrid-Bayern Monaco / foto Imago/Image Sport nella foto: Antonio Rudiger ONLY ITALY

Il quotidiano tedesco Der Spiegel ha riservato un lungo articolo all’analisi di ciò che è accaduto ad Antonio Rüdiger, difensore del Real Madrid squalificato per 6 giornate (ma potevano essere 12 ndr) per aver lanciato uno o più oggetti contro l’arbitro in finale di Coppa del Re contro il Barcellona. Il tedesco ex Roma ha lanciato un oggetto (c’è chi dice ghiaccio, chi un nastro) verso l’arbitro dopo una decisione che evidentemente non aveva gradito, decisione presa al 120esimo minuto di gioco e quindi all’acme del match. Il motivo dell’irascibilità del giocatore sarebbe – secondo il quotidiano – da attribuire ad un particolare elemento. Tra l’altro il difensore ha scelto di scontare la sua squalifica in Liga nella prossima stagione, visto che si opererà al menisco e resterà fuori  per un po’. In Germani il dibattito è un altro: cioè se tornerà in Nazionale dopo il suo gesto e i suoi precedenti.

L’irascibilità di Rüdiger potrebbe avere un motivo fisico ben preciso (Spiegel)

Völler lo ha rimproverato fortemente, ma la Federcalcio tedesca non ha previsto per lui punizioni. Il dirigente si era espresso così «È un gesto grave e inaccettabile, specie per un nazionale tedesco» facendo riferimento ad un cambiamento necessario nel suo temperamento che, secondo lo Spiegel avrebbe una spiegazione.

Lo Spiegel ricorda che Die Welt ha compilato un intero “dossier Rüdiger” in cui sono riportati tutti i recenti misfatti del giocatore del Real Madrid: il gesto di tagliare la gola ai tifosi avversari dopo gli ottavi di finale di Champions a marzo, il suo ingresso nello spogliatoio avversario nella partita di Coppa di Spagna contro la Real Sociedad, accompagnato dal suo urlo provocatorio, a febbraio. Sono riemerse anche le accuse dell’ex direttore della Bild Julian Reichelt, ora a capo del portale populista di destra Nius, secondo cui un anno fa Rüdiger avrebbe fatto un gesto islamista in una foto (cosa che Rüdiger ha negato). 

Ne parlano così i tedeschi:

“Se chiedete a chi gli sta intorno, scoprirete che Rüdiger è molto preoccupato per il suo menisco. E si scopre una teoria che spiega la sua attuale irritabilità: forse, dicono, è il dolore. L’urlo nel discorso di Ancelotti durante l’intervallo contro il Barcellona era espressione di sofferenza. Da settimane Rüdiger giocva con gravi problemi al ginocchio. Il menisco, così abbiamo sentito dire. Poiché il Real ha enormi problemi in difesa, Rüdiger ha dovuto comunque giocare. E per questo si è imbottito di antidolorifici. Ciò non giustificherebbe un attacco all’arbitro. Ma forse può servire a spiegare perché qualcuno può avere il controllo di sé per anni e poi sembra perdere l’autocontrollo”.

Un autocontrollo che, spiega lo Spiegel, in realtà Rüdiger non ha mai posseduto del tutto:

“Era un giocatore controverso già nelle giovanili del Borussia Dortmund. A quanto pare il suo allenatore gli aveva detto che non ce l’avrebbe mai fatta. Questo è ciò che riferisce Rüdiger. Se lo chiedete all’allenatore delle giovanili, vi dirà che ciò che lo infastidiva di più era il comportamento di Rüdiger e la sua natura irascibile. Una volta, mentre giocava nello Stoccarda, diede un pugno al fegato a un avversario. Sospensione di tre partite. “Rocky Rüdiger”, così lo chiamava all’epoca la rivista “Bild”. […]

A volte Rüdiger aveva l’aria di un pazzo di strada, qualcuno da evitare. Ma è proprio questo che lo ha reso così prezioso per le sue squadre. Lo Spiegel lo ha definito un “temerario”, un “muro solitario”, ma anche il “leader emotivo della squadra tedesca” agli Europei”.

 

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