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Milan, una finale di Coppa Italia non salverebbe la stagione sconfortante (Ordine)

Il Giornale: come si fa ad avere fiducia di questo Milan? Conceiçao è consapevole che andrà via e dichiara: «parlerò a fine stagione sui sei mesi trascorsi», una frase che sa di minaccia.

Milan, una finale di Coppa Italia non salverebbe la stagione sconfortante (Ordine)
Db Milano 26/01/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Parma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Sergio Conceicao

Il Milan affronterà stasera l’Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. L’andata era finita 1-1. Ma la stagione dei rossoneri rimane altamente deludente, anche se dovessero agguantare un posto in finale.

Una finale di Coppa Italia non salverebbe la disastrosa stagione del Milan

Scrive Franco Ordine su Il Giornale:

Il derby per ricaricare il serbatoio dell’autostima, appena sforacchiato dal proiettile di Orsolini, a costo di svuotare un altro po’ quello delle energie. Il derby vale molto per il Milan, ma evidentemente non vale di meno per l’Inter. Forse, al netto dei buoni propositi, c’è una sola verità scandita in maniera semplice sul conto di questa vigilia che sembra piena di tensioni più legate ai recuperi del campionato che ad altro: «Se vogliamo vincere e conquistare la finale dobbiamo fare una grande partita», ha dichiarato Conceiçao. Fattuale. Già, ma come si fa ad avere fiducia di questo Milan dopo aver assistito allo spettacolo sconfortante con l’Atalanta? E poi intendiamoci: la finale eventuale, da sola, non garantirebbe granché. Tanto meno la conferma della panchina di Sergio Conceiçao; lui ne è consapevole a tal punto da ripetere «parlerò a fine stagione sui sei mesi passati al Milan», una frase che più che una promessa fatta ai cronisti ha il sapore amarognolo di una minaccia.

Conceiçao peggio di Fonseca per media punti (Il Giornale)

Scrive Ordine a proposito della direzione tecnica di Conceiçao:

Adesso è ufficiale: il 4 a 0 di Udine è stato un fuoco di paglia. L’illusione che il ricorso al nuovo sistema di gioco (“provato da un mese” la rivelazione di Moncada) potesse, da solo, trasformare il Milan fino a dargli una spinta propulsiva per finire meglio la stagione deludentissima, è stata spazzata via dalla prova con l’Atalanta, dal risultato (decima sconfitta) e dalla povertà di gioco offensivo tradito nell’occasione, oltre che dalla nota fragilità difensiva.

Anche la contabilità degli scontri con le prime otto della classifica è in profondo rosso: 8 ko collezionati in 14 sfide. Il nono posto in classifica propone poi un secondo paragone di segno negativo: Sergio Conceiçao ha raggiunto lo stesso numero di partite del suo predecessore Paulo Fonseca ottenendo una media punti inferiore (1,58 contro 1,75) e un ruolino di marcia che parla da solo (11 vittorie, 5 pareggi, 8 sconfitte).

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