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Il 27 aprile è il giorno degli scudetti persi dall’Inter? Si giocò Bologna-Inter (Corsera e Gazzetta impietosi)

I quotidiani milanesi vano giù duri sull’Inter e su Simone Inzaghi, anche se in realtà il campionato è ancora apertissimo

Il 27 aprile è il giorno degli scudetti persi dall’Inter? Si giocò Bologna-Inter (Corsera e Gazzetta impietosi)
Mg Bologna 27/04/2022 - campionato di calcio serie A / Bologna-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Ionut Radu

Il 27 aprile è il giorno degli scudetti persi dall’Inter? È lo stesso giorno di Bologna-Inter di tre anni fa

Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport si concentrano su una curiosità, una beffarda coincidenza per gli interisti. Il 27 aprile di tre anni fa si giocò Bologna-Inter con quella papera di Radu che consegnò lo scudetto al Milan di Pioli. Ieri, giorno di Inter-Roma 0-1 e Napoli-Torino 2-0, era 27 aprile. Anche se il campionato è tutt’altro che chiuso, mancano ancora quattro giornate e tutto può ancora succedere.

Scrive il Corriere della Sera con Paolo Tomaselli:

Ma davvero il 27 aprile — dopo quello del 2022 a Bologna — può diventare il giorno degli scudetti perduti dell’Inter? Ma davvero la squadra che ha domato il Bayern appena dodici giorni fa, si è ritrovata all’improvviso completamente svuotata nelle gambe e nella testa e rischia di passare dal possibile Triplete a un pugno di mosche? 

Il 27 aprile l’errore di Radu a Bologna

Ecco cosa riporta la Gazzetta dello Sport a firma Stefano Agresti:

Alla fine del campionato, se i nerazzurri non dovessero rimontare il Napoli, ricorderemmo questa sconfitta contro la Roma come quella di Bologna tre anni fa, nella stagione dello scudetto del Milan: l’errore di Radu, il 2-1 per i rossoblù, il titolo che se ne va. A proposito: anche allora si giocò il 27 aprile. Una data da segnare con il circoletto nero sul calendario interista.

Ma come si è arrivati a questo punto? Com’è accaduto che la squadra migliore del campionato sia entrata in una crisi così grave – con Inzaghi non aveva mai perso tre partite consecutive, per di più senza segnare – proprio nel periodo decisivo della stagione? Ha pesato qualche errore di valutazione della società nel momento della costruzione del gruppo. Dalla scorsa stagione i nerazzurri erano alla ricerca di un attaccante forte, forte davvero, affinché il peso dei gol non fosse solo sulle spalle di Lautaro e Thuram. Hanno pensato di avere risolto il problema principale dell’organico ingaggiando Taremi e – ormai è chiaro – hanno sbagliato scelta. Una scelta importante.

Poi ci sono le responsabilità dell’allenatore, che è stato abilissimo a tenere l’Inter in corsa in tutte le competizioni ma si è trovato a giocarsi tre trofei con una squadra sulle gambe. Chi osserva oggi i nerazzurri in campo, li vede stremati. Anche i migliori, quelli che di solito sono più reattivi, quelli che non tradiscono: Dimarco, Barella, Calhanoglu. Gli infortuni di Dumfries e Thuram hanno pesato, ma quale squadra non ha problemi di questo tipo?

C’è stato qualche errore nella gestione fisica del gruppo da parte di Inzaghi e del suo staff? Il turnover è stato applicato nel modo migliore? Si è forse sopravvalutata la capacità dei nerazzurri di poter tenere botta su tutti i fronti? Perché arrivare in fondo ovunque e poi rimanere a mani vuote sarebbe uno smacco e forse si sarebbero dovute fare altre valutazioni.

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