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Lotito: «Tanti club in Serie A non avevano i requisiti per iscriversi al campionato. Ma come elimini le squadre blasonate?»

Il presidente ospite alla Luiss: «Serve coraggio e non tutti ce l’hanno. Non sono un presidente osannato, ma sono il più longevo, vent’anni»

Lotito: «Tanti club in Serie A non avevano i requisiti per iscriversi al campionato. Ma come elimini le squadre blasonate?»
As Roma 02/02/2020 - campionato di calcio serie A / Lazio-Spal / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Il presidente della Lazio Claudio Lotito è stato ospite alla Luiss di Roma in occasione del corso per ‘Team Manager’ organizzato dall’Associazione Sportiva Luiss. Il presidente della Lazio ha raccontato la propria esperienza e il rispettivo punto di vista sulla gestione sportiva. Le sue parole riportate dal sito LaLazioSiamoNoi.it.

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Lotito: «Sono il presidente più longevo, vent’anni»

Di seguito alcuni stralci dell’intervento di Lotito:

«Tutte queste società, che spendono e spandono, sono sostenute da fondi, ma non hanno un equilibrio economico. Tante squadre oggi che militano in Serie A non avevano i requisiti per iscriversi al campionato. Ma come fai a eliminare certe squadre blasonate? Serve coraggio e non tutti ce l’hanno».

«Io sono presidente da 19 anni e non ho mai percepito nemmeno lo stipendio. Poi la Consob mi ha costretto e me lo sono dovuto mettere. Io non ho uno scontrino che è stato scaricato nella Lazio, né una macchina e né un autista. Non sono un presidente osannato, ma sono il più longevo, vent’anni. Poi ho detto sempre a tutti che lascerò la società a mio figlio, ho intenzione di preservarla, mantenerla e tramandarla. Le società che sono fallite sono le stesse del passato. Avere il coraggio e la determinazione per preservare il patrimonio della società è fondamentale. Io nelle mie aziende non ho mai cambiato la sede sociale», ha continuato il presidente biancoceleste.

«Esperienza con il Team Manager? Avevo preso Manzini, che è storico. Poi ho dovuto rafforzare quel comparto prendendo Derkum. L’ho preso perché è tedesco, di nascita e di comportamento. Il rigore in quel ruolo è fondamentale. Il Team Manager è il raccordo tra la squadra e l’allenatore, avere una persona precisa e puntuale è fondamentale, così come il rispetto delle regole. Avere un Team Manager che sia un punto di riferimento per quello che è l’input dell’allenatore e del direttore sportivo, rafforza anche la squadra».

«La squadra prima che arrivassi io era un po’ garibaldina, con grande profilo sportivo ma poco regimentata. Hanno vinto tanto, forse anche poco per quello che potevano. Ma l’organizzazione è fondamentale, il Team Manager traduce il rapporto tra lo spogliatoio e la proprietà, come l’allenatore e il direttore sportivo», ha concluso Lotito.

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