Il quotidiano milanese è preoccupato: segnali di difficoltà già nel derby. Ma nella ripresa si erano svegliati. A Firenze invece sprofondano.

L’Inter è una squadra fantasma, inconsistente, senza idee, non vince un contrasto (Corsera)
A Milano sono preoccupati. L’Inter ha perso male a Firenze (3-0) e ora in classifica è a meno tre dal Napoli. Manca ancora tanto: 15 partite. Tutto può succedere. Ma la sconfitta è stata brutta e il Corriere della Sera è impietoso con Inzaghi e i suoi:
L’Inter assiste allo spettacolo. Una squadra fantasma. Senza idee, senza grinta, senza nerbo. Inconsistente. La peggiore degli ultimi due anni. Prova a fare la partita giocando piano, senza mai accelerare e senza trovare sbocchi. Le stelle nerazzurre stanno a guardare. Calhanoglu, alla seconda consecutiva dopo l’infortunio, è l’ombra di se stesso, ma niente funziona. E, oltre ai viola, a fare festa è Antonio Conte. Il Napoli adesso è primo per davvero. Non ci sono più asterischi in classifica. I recuperi sono maledetti per l’inter. Tre anni fa ha perso lo scudetto a Bologna, adesso si trova in una situazione delicata.
L’Inter fa sciopero proprio nel momento in cui ha l’occasione di sprintare, contro i resti di una squadra che ha gli uomini contati
I nerazzurri non sono quelli di due mesi fa. Sbattono contro il muro viola, si allungano, non vincono un contrasto, non cambiano mai ritmo. Stanchi e sgonfi nel momento cruciale della stagione. Ora devono rincorrere il Napoli, aspettando il faccia a faccia del 2 marzo al Maradona. I segnali di difficoltà si erano colti anche nel derby in cui i ragazzi di Inzaghi avevano tenuto palla nel primo tempo senza graffiare. Ma nella ripresa si erano svegliati. A Firenze invece sprofondano.
L’Inter va a sbattere. I recuperi non sono il suo forte. Moise Kean è il Maschio Angioino (Il Napolista)
I recuperi scudetto non sono il forte dell’Inter di Inzaghi e Marotta. Tre anni fa, a Bologna regalarono il campionato al Milan. Questa sera a Firenze non hanno consegnato lo scudetto al Napoli ma hanno portato gli uomini di Conte ufficialmente a più tre in classifica a quindici giornate dalla fine. Ora, diciamo la verità, hai voglia a mandare Manna in conferenza stampa per dire che l’obiettivo è il ritorno in Europa. Non c’è Okafor che tenga, il Napoli può avere in testa solo lo scudetto. Non era in programma ok. Non c’era nel business plan ok. Ma per estraniarci dalla lotta (cit.) dovremmo fare come Papa Ratzinger, creare un precedente storico. Fare un passo indietro. Passeremmo alla storia.
La cronaca intanto dice che la Fiorentina ha battuto l’Inter 3-0 nel recupero del match interrotto per il malore di Bove. Vittoria nettissima. De Gea non ha dovuto compiere una parata. I viola si erano già divorati due gol nel primo tempo con Dodò e Kean. Poi, nella ripresa, prima il gol di Ranieri e poi quello di Moise Kean che sta disputando una stagione straordinaria. Pensavamo fosse un pacco donato da Giuntoli a Commisso, invece sarebbe stato l’attaccante più forte della Juventus. Non ce lo saremmo mai aspettati. Gli chiediamo scusa per averlo pensato e scritto, e stasera gridiamo che è lui il Maschio Angioino. Nel finale, il terzo gol (il secondo di Kean) grazie a uno sciagurato errore difensivo interista. Lo juventino Kean ha fatto contento i suoi ex tifosi che non lo hanno dimenticato e che detestano l’Inter più del diavolo.
Non sappiamo questa sera piangina Inzaghi per cosa verserà le sue lacrime. La domanda è: davvero Inzaghi riuscirà a perdere il campionato con una squadra nettamente più forte del Napoli? Stasera ha potuto lasciare fuori Barella e Dimarco. E non ha perso certo per questo.