«Gli attacchi ai calciatori sono ingiusti e disonesti. Siamo primi per il loro senso d’appartenenza». Quel nessun altro ripetuto più volte

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha elogiato in conferenza stampa il lavoro fatto dai calciatori del Napoli finora, nonostante le difficoltà di infortuni e di mercato capitate. Ha sottolineato più volte: «Se siamo primi, è merito loro e di nessun altro». Di nessun altro. Il riferimento era fin troppo chiaro anche se ha aggiunto: «Non è grazie a me, ma a loro. E a nessun altro».
Conte: «Se il Napoli è primo è solo grazie ai giocatori, non a me. Sono delle spugne»
«Il gruppo di calciatori ha sposato fin da subito il verbo lavorare ed è quello che oggi ci porta ad avere una bellissima classifica, nonostante ci siano state o ci saranno situazioni dove dovremo sopperire alle difficoltà. Però dobbiamo cercare di trovare sempre una soluzione, questo è quello che insegno ai ragazzi. Nonostante in sette mesi abbia dovuto cambiare tre sistemi di gioco dovuti a difficoltà di percorso, il merito va ai calciatori che sono delle spugne».
Ha poi aggiunto:
«La barca è in navigazione e noi siamo in alto mare. Bisogna avere mente fredda e saper comandare la nave fin dove deve andare, quindi imparare come agire nelle varie situazioni. La nave è in viaggio, ora dobbiamo vedere il porto dove attraccare sani e salvi e possibilmente con quello che ci saremmo meritati di raggiungere. Una volta arrivati, ci si chiarisce su cosa migliorare; ora bisogna andare fino in fondo, sapendo di contare su un equipaggio che trovo eccezionale. Se siamo primi bisogna dire solo grazie ai calciatori per quello che fanno e il senso d’appartenenza che dimostrano per il Napoli. Se sento qualche attacco su di loro, lo trovo ingiusto e disonesto; teniamoceli stretti perché se siamo lì è grazie ai ragazzi. Non a me, a loro. Solo grazie a loro e a nessun altro». Ad Aurelio De Laurentiis saranno fischiate le orecchie.