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Sinner accetta il verdetto del campo: quest’anno Alcaraz per lui è imbattibile

Finale bellissima a Pechino: lo spagnolo la spunta con 7 vincenti di fila nel tie-break del terzo set. In attesa del Tas, il tennis si gode la rivalità del futuro

Sinner accetta il verdetto del campo: quest’anno Alcaraz per lui è imbattibile
Italy’s Jannik Sinner hits a return to Spain’s Carlos Alcaraz during the men’s singles final at the China Open tennis tournament in Beijing on October 2, 2024. (Photo by GREG BAKER / AFP)

Sinner, lui no, non può appellarsi. Il campo dice che Alcaraz, almeno per quest’anno, è una sentenza: vince una finale pazzesca a Pachino, in 3 set, 3 ore e mezza, chiusa con 7 punti di fila nel tie-break decisivo.

Il Tas è un fantasma lontano, che si muove con un clangore alimentato dai giornali italiani contro la Wada che ha fatto ricorso. La retorica successiva vorrebbe il numero 1 del mondo in ambasce per l’attesa. Invece Sinner vince, vince sempre, fino a quando non va a sbattere contro Alcaraz. E lì si impenna il livello generale del tennis: una rivalità già sbocciata, non solo nei risultati ma anche nel gioco. La bellezza, nel tennis di oggi, non è cosa scontata.

Andarsi dunque a rivedere almeno gli highlights della finale di Pechino. Ne vale la pena. Sinner dimostra che mentalmente (pur con lo stress per la vicenda doping addosso) è più appuntito di Alcaraz. Ma lo spagnolo compensa con un livello tecnico superiore, pur con picchi e sbavature. I due, come detto, sono complementari: eccola la bellezza.

Sinner era sotto nel primo set, e l’ha portato a casa: 7-6. La partita è girata all’ottavo game del secondo set, quando Alcaraz ha annullato due palle break con due ace sul 4-4, andando poi a vincere 6-4. Sinner era sotto un treno in apertura del terzo: 1-3 15-40. E invece, ancora una volta, si è arrampicato sul muro, fino a vedere la cima sul 3-0 nel tie-break finale. In quel momento Alcaraz è esploso: sette punti tra vincenti e invenzioni di puro istinto. Uno dietro l’altro. Implacabile.

I due ora se ne andranno a Shanghai, a replicare: sono dalla stessa parte del tabelloni. Li aspettano anni di rivalità, qualche finale Slam. Sperando che il Tas non si immischi.

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