A Dazn: «Abbiamo una squadra che crede di star andando molto bene». Meret: «È presto per parlare di scudetto»
Kvaratskhelia e Meret hanno parlato a Dazn dopo la vittoria a San Siro contro il Milan.
Le parole di Kvaratskhelia e Meret
Meret, quinto clean sheet in sette partite. Senti qualcosa di diverso quest’anno?
«Sento che la squadra che sta lavorando dal punto di vista difensivo, c’è grande applicazione, attenzione e sacrificio da parte di tutti. Oggi è stata una partita difficile ma siamo stati bravi a chiudere gli spazi e concedere poco».
La parata più difficile di questa sera?
«Forse l’ultima su Leao. Sono riuscita a metterla sulla traversa. Sono contento della mia prestazione e di quella della squadra».
Kvara, è il tuo primo gol al San Siro contro il Milan. Da quanto aspettavi questo momento?
«Ho lavorato per questo, ma la cosa più importante è che la squadra abbia vinto, abbiamo mostrato una mentalità forte e abbiamo meritato la vittoria».
Ci credete allo scudetto?
Kvara: «Sì, abbiamo una squadra che crede di star andando molto bene. Dobbiamo vincere tutte le partite, e sappiamo che possiamo farlo ancora una volta».
Meret: «Sicuramente sappiamo di star facendo bene ma è presto per parlare di scudetto. Dobbiamo parlare di partita in partita».
Com’è giocare con Lukaku?
Kvara: «E’ una persona umile e uno dei leader della squadra».
La conferenza post-match di Conte
Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, è intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Milan a San Siro.
Questa vittoria ha cambiato il senso della stagione?
«Il discorso del cartello lavori in corso rimarrà. Ribadisco il Napoli come anche il Milan ha cambiato allenatore, ha iniziato un nuovo percorso. Il Milan però l’anno scorso è arrivato in zona Champions e ci ha dato 22 punti di distacco. Dobbiamo lavorare tanto per abbreviare questo periodo di costruzione. Ogni club a inizio anno si pone degli obiettivi in base alla stagione precedente, al mercato, ai giocatori che sono andati via. Il nostro obiettivo è quello di tornare in Europa perché dopo 14 anni il Napoli non sta facendo l’Europa e la città non lo merita. Vorremmo cercare di entrare dalla porta principale in Europa, ma non saremo i soli. Non cambia niente rispetto al passato, rimaniamo umili, altri tre punti, ne abbiamo fatti venticinque e penso che nessuno se lo aspettasse l’anno prossimo. Dobbiamo essere orgogliosi e pensare che verranno momenti negativi, ma avremo terreno in cascina».