ilNapolista

Il Times: la ct femminile Wiegman (olandese) non ha mai cantato l’inno inglese e nessuno ha detto niente

Se lo chiede il Times: “Perché farlo adesso con Carsley?” Il ct ad interim ha ancora un paio di partite per convincere la Fa a togliere la parola “ad interim”

Il Times: la ct femminile Wiegman (olandese) non ha mai cantato l’inno inglese e nessuno ha detto niente
England's coach Sarina Wiegman-Glotzbach is seen prior to the Australia and New Zealand 2023 Women's World Cup Group D football match between England and Denmark at Sydney Football Stadium in Sydney on July 28, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Un ct di larghe vedute in una federazione che, solo all’apparenza, pare conservatrice. Stiamo parlando di Lee Carsley  e dell’Inghilterra. Di qualche giorno fa le polemiche per le dichiarazioni del nuovo ct ad interim degli inglesi di non cantare l’inno prima delle partite. Oggi il Times fa notare che nessuno si è posto il problema per Sarina Wiegman. La ct olandese ha allenato l’Inghilterra femminile per ben tre anni e non ha mai cantato l’inno.

Le possibilità di di diventare il nuovo ct dell’Inghilterra non saranno influenzate dal suo rifiuto di cantare “God Save the King“. La FA che rimane ferma nella convinzione che dovrebbe essere una scelta personale“. scrive il Times.

Carsley, l’allenatore ad interim, ha detto venerdì sera che non avrebbe cantato l’inno prima dell’incontro della Nations League dell’Inghilterra con l’Irlanda a Dublino la sera successiva e ha mantenuto la parola, rimanendo in silenzio mentre i suoi colleghi allenatori cantavano insieme. Gli addetti ai lavori di Wembley sottolineano il fatto che nessuno ha contestato il silenzio di Sarina Wiegman durante gli inni nazionali nei suoi tre anni da ct della nazionale femminile. La Fa riconosce che è olandese e quindi non si aspetta che canti insieme alle sue calciatrici“.

Il ct ad interim dell’Inghilterra: «Le polemiche non mi hanno influenzato»

Nel post partita contro l’Irlanda, Carsley non è sembrato per nulla turbato dalle polemiche:

«Non ha sicuramente influenzato la mia giornata o i miei preparativi. Rispetto pienamente le opinioni delle persone. È qualcosa che non ho mai fatto, ma rispetto pienamente entrambi gli inni nazionali. Oggi è uno dei giorni di cui vado più fiero nella mia carriera, guidare la nazionale inglese a Dublino, ma non mi sento trattato male o offeso. Ho giocato in squadre là fuori dove i giocatori cantavano l’inno accanto a me, ma ho anche giocato in squadre dove i giocatori o gli allenatori non cantavano. Non credo che questo renda me o chiunque altro che non canti meno impegnato».

Carsley ha una possibilità concrete di diventare il successore permanente di Gareth Southgate. Ha già allenato l’Inghilterra Under 21 alla vittoria dell’Europeo di categoria.  Ha quindi ancora due partite per impressionare la Federcalcio inglese.  Ha già fatto metà del lavoro rilanciando in nazionale “Harry Maguire e Jack Grealish, entrambi trascurati per l’Europeo da Southgate, poi perso in finale contro la Spagna“.

Carsley non canta l’inno. Il Telegraph: «Una mancanza di rispetto»

ilnapolista © riproduzione riservata