A Parigi era il beniamino del Presidente della Repubblica, a Madrid al massimo di Florentino, che l’ha ringraziato per “lo sforzo”

Ieri c’è stata la presentazione in pompa magna di Mbappé al Real Madrid. Sarà il giocatore più pagato nella storia del club: tra 100 e 115 milioni di euro in bonus alla firma in cinque anni, più circa 15 milioni netti di stipendio a stagione per non rompere la scala salariale dello spogliatoio. Incasserà tanto con i diritti d’immagine: tra il 60 e l’80% va al giocatore. Poi ci sono le variabili, le eventuali: i bonus per gli obiettivi, compreso il Pallone d’Oro, e per i titoli. Però quando Florentino Perez l’ha presentato l’ha ringraziato per “aver compiuto uno sforzo che molti non possono nemmeno immaginare“.
Di che sforzo parlava il presidente del Real al Santiago Bernabéu? Lo spiega Marca. “Per iniziare, economico. Il campione del mondo non guadagnerà a Madrid quello che avrebbe preso al Psg: circa 100 milioni a stagione. E Kylian ha rinunciato a quella cifra per molti anni, perché il club francese era disposto a firmare un nuovo contratto per altri quattro anni”.
Ma soprattutto, continua il giornale spagnolo, Mbappé “rinuncia a essere l’icona del Psg. A Parigi era la grande stella, il beniamino del Parco dei Principi, l’immagine del campionato e di tutto il calcio francese. Al Real Madrid Mbappé sa già che quel ruolo deve ancora guadagnarselo. E ci sono dettagli che dimostrano che questa è la sua volontà: come quando ha chiarito di non aver mai voluto il numero 10 perché appartiene a Modric. Né indosserà il 7 come al Psg perché appartiene a Vinicius, e accetta volentieri il 9.
“Il Psg giocava per Mbappé, ma a Madrid non è così. Kylian dovrà contendersi il trono del calcio mondiale con alcuni suoi stessi compagni di squadra, nello specifico con Vinicius e Bellingham. Kylian non sarà più l’immagine del Qatar, il Paese che ha incantato anche lui e la sua famiglia a continuare nel club parigino. Sono sette anni in cui il giocatore mantiene legami importanti con il Paese arabo. A Madrid Mbappé sarà uno dei beniamini di Florentino Pérez, ma al Psg era il beniamino del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, e dello sceicco del Qatar, Tamim Bin Hamad Al Thani. Era anche l’idolo di tutti i ragazzi di Francia, soprattutto dei parigini e di quelli cresciuti nei quartieri più poveri”.
E poi “è molto probabile che se fosse rimasto al Psg avrebbe giocato le Olimpiadi, come desiderava, perché il Psg avrebbe ceduto alle pressioni di Macron”.