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Spalletti: «Ancelotti è stato fortunato contro il Bayern, qualche svista arbitrale c’è stata»

La rosicata del ct al Corsera: «la fortuna arriva se te la meriti. Se sai coglierla. Il Real Madrid in finale di Champions è una dimostrazione»

Spalletti: «Ancelotti è stato fortunato contro il Bayern, qualche svista arbitrale c’è stata»
Italy's coach Luciano Spalletti looks on ahead of the Euro 2024 football tournament group C qualifying match between Italy and Ukraine, at Stadio San Siro in Milan, on September 12, 2023. (Photo by Gabriel BOUYS / AFP)

Spalletti: «Ancelotti è stato fortunato contro il Bayern, qualche svista arbitrale c’è stata».

Il ct della Nazionale lo ha detto nell’intervista concessa al Corriere della Sera.

Alla domanda “quanto conta la fortuna nel calcio?” ha parlato solo di Ancelotti e del Real Madrid. Come si dice in questi casi, non si è tenuto. Evidentemente non deve avere particolarmente in simpatia il tecnico di Reggiolo. Del resto la differenza del peso dei palmares è di diverse categorie.

Ecco la risposta di Spalletti sulla fortuna.

«Tanto, arriva se te la meriti. Se sai coglierla. Il Real Madrid in finale di Champions è una dimostrazione. Carlo è stato fortunato contro il Bayern, qualche svista arbitrale c’è stata. Ma non toglie nulla alla vittoria, ci hanno creduto»

Poi ha parlato anche di altro:

Scamacca è rinato, c’entrano i suoi rimbrotti sui videogiochi?

«Il merito è di Gasperini che lo allena, se in qualche modo l’ho sollecitato ad avere una reazione sono contento, il mio fine è questo. La tecnologia è importante ma va contestualizzata. Bisogna stare connessi tra di noi, anche nei tempi morti. Sono i dettagli che fanno la differenza, sempre. Quei dieci giorni in cui staremo insieme prima di partire saranno i più importanti».

Convocherà in quei giorni i numeri 10 Baggio, Antognoni, Totti, Del Piero…

«Ci aggiunga anche Rivera, e lo faccio per me. Lui è il 10 dei miei tempi… Ci daranno la loro esperienza, racconteranno i loro trofei. Ci stimoleranno».

La squadra italiana che più le è piaciuta.

«A parte l’inter che ha vinto meritatamente lo scudetto, il Bologna. Mi riporta al Napoli. Bel gioco e nel gruppo si respira amicizia, fratellanza. È così che si vince, anche».

Il Milan rinuncerà a Pioli, giusto secondo lei?

«Pioli è un ottimo allenatore e soprattutto uomo con grandi qualità umane, ha spessore. Ha fatto bene al Milan in questi tre anni. Nelle dinamiche interne non entro».

Cosa è successo invece al Napoli?

«Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri diversi. I giocatori, talvolta, devono essere confortati, convinti di essere forti. Basta un nulla per demotivarsi. Ragazzi giovani come Zirkzee, Kvara per esempio vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno».

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