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McEnroe: «Se Nadal dovesse vincere, anche Mohammad Ali uscirebbe dalla tomba!»

Al CorSport: «Djokovic sembra più umano. Dubito che Jannik sia al 100%. Anche prima c’erano molti infortuni, di certo la fitta programmazione non aiuta»

McEnroe: «Se Nadal dovesse vincere, anche Mohammad Ali uscirebbe dalla tomba!»
Spain's Rafael Nadal returns the ball to Italy's Flavio Cobolli during the ATP Barcelona Open "Conde de Godo" tennis tournament singles match at the Real Club de Tenis in Barcelona, on April 16, 2024. (Photo by Pau Barrena / AFP)

John McEnroe, soprannominato The Genius, è stato intervistato dal Corriere dello Sport in occasione dell’inizio del Roland Garros. Già a leggere le sue risposte si capisce subito che si tratta di un grande esperto e che i suoi giudizi e le sue opinioni sono ancora taglienti come lo era il suo rovescio.

«Sarà il Roland Garros più incerto degli ultimi vent’anni. Tre o quattro grandi favoriti ce ne sono, ma qui saranno in tanti ad avere una chance, soprattutto chi riuscirà ad arrivarci integro».

McEnroe: «Dubito che Jannik sia al 100%»

Torna Rafa Nadal:

«Ha il primo turno più duro mai giocato in tutta l’era Open. Dipenderà da lui. Rafa ama giocare, ma a un certo punto il tuo corpo ti dice che è arrivato il momento. Per me può fare quel che vuole, una sconfitta non macchierebbe quanto fatto sin qui. Chance di vittoria? Se dovesse vincere sarebbe la cosa più sconvolgente a cui abbia mia assistito. Anche Mohammad Ali uscirebbe dalla sua tomba!».

Come si presenta Djokovic secondo McEnroe?

«Non so quanto sia motivato e se sia in forma come lo era un anno fa. Per me ha in testa solo gli Slam e le Olimpiadi, non sembra così concentrato sugli altri tornei, appare più umano adesso, un uomo di 37 anni che non ha più le certezze di qualche tempo fa».

E il suo diretto avversario, Sinner, come arriva?

«Il Roland Garros è uno Slam, ed è lì che i top player vogliono giocare. Ai miei tempi contava chi aveva il record migliore a fine anno, oggi conta invece quanti Slam si collezionano a fine carriera. Dubito che Jannik sia al 100%. Non ha svolto una preparazione ideale, voleva giocare più partite per costruire la fiducia giusta per pensare di poterlo vincere. Non è andata così e adesso non so quel che potrà accadere».

Il tennis subissato da infortuni. McEnroe sottolinea però come ci siano sempre stati gli infortuni:

«Anche prima c’erano molti infortuni. Noi facevamo un gioco diverso, ci allenavamo in modo diverso. Non so se l’aver allungato alcuni eventi come Madrid e Roma possa aver aiutato i giocatori, bisognerà ragionarci perché sono in tanti ormai ad accusare problemi. Non ho una risposta sicura, ma una programmazione troppo fitta di certo non aiuta».

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