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Il Chelsea è un club che compra Champagne ma può permettersi appena una limonata (The Athletic)

Le casse del club sono disastrate. Potrebbe far crescere i giocatori per poi rivenderli ma “Pochettino al Chelsea gestisce un asilo nido”

Il Chelsea è un club che compra Champagne ma può permettersi appena una limonata (The Athletic)
Chelsea flags are waved ahead of kick-off in the English Premier League football match between Chelsea and Liverpool at Stamford Bridge in London on April 4, 2023. (Photo by Glyn KIRK / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. /

The Athletic analizza la situazione del Chelsea, al momento nono in Premier League. Il club di Boehly ha i gusti raffinati da Champagne ma nelle casse c’è giusto il denaro per comprare una limonata. I conti dei Blues sono un disastro. Queste sono le cifre principali.

La perdita del Chelsea è stata di 90,1 milioni di sterline (112 milioni di dollari), con salari in aumento da 340,2 milioni di sterline nel 2022 a 404 milioni di sterline nel 2023. È stata la perdita più grande in Premier League, con solo i salari del Manchester City più alti (£ 423 m). Il Chelsea ha pagato la cifra record di tutti i tempi della Premier League di 205 milioni di sterline in quote di ammortamento. Spendere in questo modo va benissimo quando si è campioni della Premier League e re d’Europa, ma anche in quel caso si trova ai limiti della sostenibilità“.

Il rispetto delle regole finanziarie della Premier League è nella migliore delle ipotesi difficile

La scorsa stagione il Chelsea ha concluso la stagione al dodicesimo posto, fuori dalle coppe europee. Questa stagione, nonostante un leggero miglioramento, non sarà protagonista comunque in Europa. Ciò significa ancora meno risorse finanziarie.

Il club ha sempre avuto gusti da Champagne. Le loro spese li hanno portati ad avere un budget da limonata. Ciò non può continuare. Il futuro rispetto delle regole di redditività e sostenibilità della Premier League appare nella migliore delle ipotesi difficile e nella peggiore improbabile. L’obiettivo è stato raggiunto solo quest’anno dopo che il Chelsea ha venduto un hotel per 76,3 milioni di sterline a una società che elenca Boehly e altri membri del consiglio di amministrazione del Chelsea come suoi amministratori“.

Una possibilità è vendere i giocatori e tagliare i monte ingaggi. Tuttavia c’è anche da sottolineare come in due anni siano pochi i giocatori che sono migliorati, aumentando così il loro valore. C’è Palmer, ex City. Ma “l’elenco è scarno. Sì, il Chelsea ha molti giocatori da vendere, ma sono troppo costosi per la maggior parte dei club del continente, mentre i rivali della Premier League: a) non sono disposti a fare un favore al Chelsea e b) sono preoccupati per le regole finanziarie”.

Il Chelsea non deve più comprare

Un’altra possibilità è non comprare più giocatori.Non hanno scelta. Hanno sprecato soldi, ma hanno diversi talenti eccezionali“. Oltre a Palmer, c’è anche Enzo Fernandez, campione del mondo con l’Argentina.

In una Premier League più competitiva che mai, il Chelsea poi può contare su Pochettino. “L’allenatore ha esperienza nel far crescere giocatori giovani con un budget limitato“. Basti ricordare la sua esperienza al Tottenham. Ha fatto crescere Kane, Dier, Dele Alli, Son. Quello “era un gruppo che arrivò alla finale di Champions League“.

Ma il Chelsea non è il Tottenham. “Pochettino gestisce un asilo nido. Lo sviluppo del club è stato frenato da un flusso costante di nuovi arrivi: il loro budget ora costringe il club ad avere una squadra consolidata. Ma adesso manca anche il tempo a Pochettino“.

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