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Caso Osimhen, De Laurentiis in Procura su sua richiesta per provare la sua innocenza (Repubblica)

Indagato per falso in bilancio, il presidente del Napoli ha chiesto di essere ascoltato per esporre la sua versione dei fatti

Caso Osimhen, De Laurentiis in Procura su sua richiesta per provare la sua innocenza (Repubblica)
Db Riyad (Arabia Saudita) 22/01/2024 - finale Supercoppa Italiana / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

De Laurentiis è atteso negli uffici della Procura di Roma per essere ascoltato sulle accuse di falso in bilancio nell’affare Osimhen.

De Laurentiis esporrà le sue controdeduzioni

Lo scrive “Repubblica“. Il giornale specifica che non si tratta di un interrogatorio, bensì di un’audizione chiesta dal presidente del Napoli per esporre la sua versione dei fatti.

“Non c’è stato alcun rinvio a giudizio per il momento e Adl ha preparato in questi due mesi e mezzo le sue controdeduzioni, convinto di poter provare la sua innocenza. La battaglia legale è dunque appena cominciata e si tratta di capire se c’è ancora margine con la giustizia ordinaria per evitate il processo. Sullo sfondo ovviamente anche la giustizia sportiva, che ha aperto a sua volta un fascicolo sulla vicenda. Assoluzione, multa o lieve penalizzazione per il Napoli: sono queste le tre ipotesi sul tavolo”.

Già il CorSera parlava dell’intenzione del Presidente di farsi ascoltare dai pm

De Laurentiis vuol farsi ascoltare dai pm per il caso Osimhen. Lo scrive il Corriere della Sera.

La Procura di Roma ha chiuso le indagini che vedono indagato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis con l’accusa di falso in bilancio in relazione all’acquisto di Victor Osimhen dai francesi del Lille, nel 2020. È l’atto che prelude di norma alla richiesta di rinvio a giudizio, anche se il presidente azzurro, fanno sapere i suoi legali, aspettava questo passaggio formale per poter chiarire, come prevede la procedura, la sua posizione. Anche facendosi ascoltare, a breve, dai pm romani a piazzale Clodio.

L’operazione di acquisto del centravanti nigeriano, per una cifra che superava i 71 milioni di euro più 10 di bonus, sarebbe stata realizzata, secondo l’accusa, ricorrendo, come parziale contropartita, a plusvalenze fittizie su tre calciatori del vivaio passati al club francese con quotazioni fuori mercato: Ciro Palmieri, 7 milioni, Claudio Manzi, 4 milioni e Luigi Liguori, 4 milioni. La riprova della loro valutazione ipertrofica sarebbe nel fatto che nessuno dei tre è stato mai impiegato dal Lille e anzi i tre ragazzi sono rimasti in Italia a giocare in prestito nelle categorie minori. A completare il pacchetto da 20 milioni totali, da aggiungere ai «contanti», c’era poi il più esperto portiere greco Orestis Karnezis, valutato 4,8 milioni (1 sola presenza nel club francese, si è ritirato due anni dopo). 

 

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